Lavoro, quando la tecnologia aumenta efficienza e sicurezza
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Tecnologia

Lavoro, quando la tecnologia aumenta efficienza e sicurezza

Il sistema Showit di Ericsson consente di assistere a distanza chi è sul campo tramite smartwatch, occhiali per la realtà aumentata, action cam. E droni

Può capitare di sentirsi un po’ perduti, lassù, su una torre altissima che fa sembrare la terra un rifugio lontano. O parecchio sperduti su una piattaforma petrolifera a miglia e miglia dalla costa. E magari capita un’emergenza nel momento peggiore: quando l’esperto che serve, che la sa tutte, non è nei paraggi. O, più banalmente, si fa fatica a individuare il pezzo giusto per riparare un guasto. E proprio non c’è il tempo per concedersi il lusso dei tentativi ed errori.

In tutte queste circostanze che ieri avrebbero portato a uno stallo o, peggio, a una situazione di pericolo, oggi interviene la tecnologia. Il lavoratore non è mai solo, anche quando si ritrova con sé stesso mentre s’arrampica verso le nuvole o in qualsiasi angolo remoto del mondo. Merito di soluzioni come quella studiata da Ericsson: si chiama Showit ed è una sorta di angelo custode, un compagno di viaggio per i professionisti sul campo. 

Innanzitutto lascia liberi gli arnesi fondamentali per un operatore: le mani. È «hands free», per dirla all’inglese. Mettiamo che una figura junior, insomma poco svezzata, debba comunicare a distanza con la centrale a centinaia di chilometri di distanza. Può farlo tramite la voce, ma soprattutto ricevendo una serie di informazioni direttamente davanti agli occhi grazie a un sistema di occhiali per la realtà aumentata. La messa in pausa dei Google Glass non ha frenato troppo il progetto, visto che non mancano le alternative (vedi Epson).

Un caschetto con action cam controllata dallo smartwatch a fiancoEriccson

Comunque, Ericsson ha elaborato un sistema alternativo che passa da uno smartwatch e un classico caschetto di sicurezza su cui è stata montata una action cam resistente a scossoni, urti e liquidi (foto sopra). Funziona così: il tecnico in centrale vede tutto ciò che sta guardando l’operatore e può dargli consigli – via radio o per telefono – su come agire passo dopo passo, quasi fosse anche lui lì. È capace di suggerirgli i pezzi giusti da montare in diretta, pescando dall’inventario di quelli disponibili sul posto. E proprio per mantenere le mani libere, il lavoratore usa comandi vocali o gestuali riconosciuti dall’orologio intelligente al polso per attivare o disattivare la comunicazione, scattare foto, inviare memo vocali.

Una schermata del pannello di controllo di Showit di EricssonEricsson

Il pannello di controllo, come dimostra l’immagine qui sopra, consente di tenere d’occhio tanti lavoratori con un semplice clic, passando dalla scheda di uno a quella di un altro. Non solo: dà modo di sapere se stanno bene e, se qualcosa non va, di conoscere la loro esatta posizione per inviare soccorsi in modo rapido e preciso.

Ovvio che con gli occhiali Showit fa un ulteriore salto di qualità perché l’operatore può richiamare un manuale di istruzioni e trovare il punto che gli interessa senza muovere un dito. O, tramite il riconoscimento delle immagini, scattare una foto del codice a barre di un pezzo e saperne tutti i dettagli, senza dannarsi a capire cosa si trova di fronte.

«Le persone e le aziende avranno la possibilità di esprimere al massimo il loro potenziale. Ogni elemento della vita quotidiana vivrà una trasformazione»

Le applicazioni sono varie, il sistema può essere tarato su misura sulle esigenze di chi lo utilizza (Ericsson lo usa per esempio per la manutenzione delle antenne, di norma molto alte). Ed è già predisposto per l’integrazione e l’ausilio dei droni: robot volanti che affiancano l’operatore in ogni fase, liberandolo anche dall’onere di accendere o spegnere la telecamera o trovare l’angolazione giusta per fare una buona foto. Provvede a tutto chi pilota il velivolo da remoto.    

«Siamo davanti alla quinta rivoluzione tecnologica» commenta Nunzio Mirtillo, amministratore delegato di Ericsson Italia e presidente della regione mediterranea dell’azienda. «Cose che prima si facevano in un modo» aggiunge «ora si possono fare in modo diverso. Migliore. Le persone e le aziende avranno la possibilità di esprimere al massimo il loro potenziale. Ogni elemento della vita quotidiana vivrà una trasformazione». Che include una rivoluzione tecnologica del mondo del lavoro. Più sicuro ed efficiente.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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