La Grande Guerra delle "Ladies"
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La Grande Guerra delle "Ladies"

Storia per immagini del contributo femminile allo sforzo bellico nel Regno Unito nella prima guerra mondiale

Dalla postina alla poliziotta, dall'operaia all'infermiera. Dalla facchina alla minatrice. I lavori ai quali furono destinate le donne sul cosiddetto "home front" furono i più disparati, in sostituzione dei loro uomini in guerra. 

Se il prezzo in molti casi fu alto in termini di fatica e di espiosizione al pericolo, dall'altro l'inquadramento delle donne nell'industria e nei servizi di guerra fu un opportunità per un stabile ingresso nella realtà produttiva della nazione. 


L'Inghilterra, dal punto di vista dell'occupazione femminile, era all'avanguardia anche prima della Grande Guerra. Gli effetti della Rivoluzione Industriale avevano infatti permesso l'ingresso della mano d'opera femminile soprattutto nello sviluppato settore tessile. 

Dalla mobilitazione femminile della fine di agosto 1914 alla fine della Guerra, più di un milione furono le donne impiegate nelle fabbriche di armi e munizioni. Un altro settore chiave per l'impiego di manodopera femminile fu quello dei trasporti: si videro le prime autiste di mezzi pubblici, mentre le donne impiegate presso le ferrovie arrivarono alle 50.000 unità.

Anche nel settore della pubblica sicurezza il contributo femminile fu consistente: nelle forze di polizia furono numerosi i reclutamenti delle donne. La loro funzione era principalmente di vigilanza nei confronti delle concittadine impiegate nell'industria bellica. Era importantissimo il rispetto delle norme di sicurezza in ambienti di lavoro ad alto rischio come le fabbriche di armi ed esplosivi.

Il movimento delle "suffregette" guidato da Christabel Pankhurst conobbe un periodo di eclissi durante la guerra, in quanto lo sforzo bellico aveva posto in secondo piano la questione della partecipazione femminile alla vita politica inglese. Nonostante la battuta d'arresto della campagna, proprio l'evidente contributo femminile alla vittoria fece in modo che nel febbraio 1918 il Parlamento votasse un atto che estendeva il diritto di voto alle donne di età superiore ai 30 anni. Anche se per molte donne inglesi l'esperienza lavorativa si interromperà con il ritorno degli uomini, la Grande Guerra aveva alla fine contribuito alla crescita dell'importanza delle donne nella vita sociale ed economica del Regno Unito.

La guerra delle "Ladies". 1914-1918

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Londra, Marleybone Station. Due donne impegnate in un lavoro di grande fatica: le facchine.

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Edoardo Frittoli