Le foto del giorno, 2.5.2013
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Le foto del giorno, 2.5.2013

Otto immagini per un'istantanea sul mondo: dalla Polonia al Pakistan, dalla Costa d'Avorio alla Giordania

Le immagini delle selezione di oggi ci portano a Krosno, in Polonia; a Bangalore, nel sud dell'India; a Narowal, in Pakistan; a Surrey,in Inghilterra; a Jena, in Germania; a Gold Coast in Australia; nel campo profughi di Zattari, vicino alla città di Mafraq, in Giordania; e ad Abidjan, nella Repubblica di Costa d'Avorio.


"Immagini che scorrono sul monitor delle "agenzie": il mondo come lo avvertiamo,  mediato, non dall'impossibile ritmo continuo delle televisioni, ma dal  ritmo discreto degli scatti dei fotografi; un flusso di momenti che  inquadrano una giornata. Una serie di "istanti infiniti" che ci aiutano a  vedere. Nessuna ambizione di primato estetico - troppo veloce e caotica  la selezione; ma, certamente, il valore estetico delle fotografie scelte è parte della loro funzione, non solo "documento", ma soprattutto  espressione delle possibilità della fotografia come media narrativo e  rappresentativo."

Daniel Berehulak/Getty Images

2 maggio 2013. Imran Khan, presidente del partito Pakistan Tehreek-e-Insaf (Movimento pakistano per la giustizia), durante un comizio per i suoi sostenitori nel corso della campagna elettorale a Narowal, in Pakistan. Le elezioni parlamentari si terranno in Pakistan l'11 maggio.

Contro il Pakistan Tehreek-e-Insaf di Imran Khan è in campo la Pakistan Muslim League-N (PMLN) di Nawaz Sharif.

Il comandante in capo dell'esercito pachistano, generale Ashraf Parvez Kayani, ha escluso ieri qualsiasi rinvio dello svolgimento delle elezioni, che ''si terranno come previsto l'11 maggio''. Kayani ha anche sottolineato, ha riferito GEO Tv, che ''è giunto il momento di mettere fine alle incertezze e all'idea che vi sia una scelta possibile fra dittatura e democrazia. Quest'ultima può essere consolidata solo da una forte coscienza popolare e da una ampia partecipazione al voto''. ''Se riusciamo ad andare oltre le divergenze etniche, linguistiche e settarie non vi sarà alcun timore di un ritorno alla dittatura o di sentire avversione per le inadeguatezze del nostro attuale sistema democratico''. Kayani ha infine escluso che il voto possa subire ritardi per l'azione di gruppi armati (come i talebani del TTP, ndr) che in questi giorni hanno colpito ripetutamente candidati indipendenti o di partiti accusati di ''voler introdurre in Pakistan un secolarismo contrario ai precetti dell'Islam". In vista delle elezioni dell'11 maggio sono già oltre 60 i candidati uccisi nel Paese in appena un mese: un bilancio che ha spinto Amnesty International a chiedere che Islamabad assicuri una protezione adeguata a chi si presenta alle elezioni.

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