Così il debito pubblico cresce di 16,5 miliardi al mese
Economia

Così il debito pubblico cresce di 16,5 miliardi al mese

I dati relativi al mese di giugno della Banca d'Italia: il totale sale a 2.168,4 miliardi. In forte calo anche le entrate tributarie: meno 7,7% rispetto a un anno fa

Peggiora il debito pubblico. A giugno, secondo i dati diffusi da Bankitalia, ha toccato i 2.168,4 miliardi di euro, in aumento di poco meno di 2,1 miliardi rispetto a maggio di quest'anno. A segnare il maggiore aumento del debito, che ha raggiunto la cifra-monstre di 2.168,4 miliardi, sono state le amministrazioni centrali dello Stato (+5,6 miliardi di euro) mentre cala quello delle amministrazioni locali (-3,6 miliardi).

Nel primo semestre dell’anno il debito totale è aumentato di 99,1 miliardi, ovvero di circa 16,5 miliardi di euro al mese. Dei 99,1 miliardi, 4,3 sono andati a sostenere i Paesi in crisi dell’eurozona che porta il totale della quota di competenza italiana al sostegno ai Paesi dell’area euro in crisi a quota 55,9 miliardi.

Ma quello che è peggio è che anche le entrate fiscali sono negative. A giugno sono scese del 7,7% toccando i 42,7 miliardi, 3,5 in meno rispetto allo stesso mese del 2013. Nei primi sei mesi dell’anno il calo è più contenuto: 0,7% in meno. Ma Bankitalia, nel suo bollettino mensile, avverte che "tenendo conto di una disomogeneità nella contabilizzazione di alcuni incassi, la riduzione delle entrate tributarie sarebbe stata più pronunciata".

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Marco Cobianchi

Sono nato, del tutto casualmente, a Milano, ma a 3 anni sono tornato a casa, tra Rimini e Forlì e a 6 avevo già deciso che avrei fatto il giornalista. Ho scritto un po' di libri di economia tra i quali Bluff (Orme, 2009),  Mani Bucate (Chiarelettere 2011), Nati corrotti (Chiarelettere, 2012) e, l'ultimo, American Dream-Così Marchionne ha salvato la Chrysler e ucciso la Fiat (Chiarelettere, 2014), un'inchiesta sugli ultimi 10 anni della casa torinese. Nel 2012 ho ideato e condotto su Rai2 Num3r1, la prima trasmissione tv basata sul data journalism applicato ai temi di economia. Penso che nei testi dei Nomadi, di Guccini e di Bennato ci sia la summa filosofico-esistenziale dell'homo erectus. Leggo solo saggi perché i romanzi sono frutto della fantasia e la poesia, tranne quella immortale di Leopardi, mi annoia da morire. Sono sposato e, grazie alla fattiva collaborazione di mia moglie, sono papà di Valeria e Nicolò secondo i quali, a 47 anni, uno è già old economy.

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