Dipendenti pubblici: quanto guadagnano e gli aumenti in vista
Incrementi medi previsti a 85 euro al mese. Oggi le retribuzioni annue variano tra 27-28mila euro (scuola ed enti locali) e 73.800 euro (authority)
Sarà di 85 euro lordi al mese, in media, l'aumento di stipendio che nel 2017 spetterà ai dipendenti pubblici italiani di tutte le categorie, dagli insegnanti al personale sanitario, dagli impiegati degli enti locali sino ai carabinieri e poliziotti. L'accordo è stato firmato da Governo e sindacati.
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Si tratta di un aumento che interrompe un lungo periodo di stipendi bloccati, visto che gli statali hanno avuto le retribuzioni ferme dal 2010, per volontà di tutti i governi che si sono avvicendati nell'ultimo quinquennio, da Berlusoni a Monti fino ad arrivare a Letta e Renzi. Ora, però, l'attuale esecutivo sembra intenzionato a mettere fine alla stagione dei blocchi salariali. L'accordo con i sindacati Gli 85 euro euro di aumento saranno una cifra media e non un livello minimo, come auspicato dalla Cgil.
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Inoltre verranno salvaguardati anche i circa 800mila statali che, ricevendo un aumento di 85 euro lordi, avrebbero superato la soglia di 24-26mila euro di reddito, al di sotto della quale si ha diritto a ricevere gli 80 euro netti previsti con il Bonus Irpef. Invece di festeggiare per lo sblocco del salario, infatti, questi lavoratori rischiano invece di masticare amaro e di perdere dei soldi, piuttosto che guadagnarli.
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A subire una beffa sarebbero soprattutto i dipendenti della scuola, degli enti locali e in parte anche quelli del settore sanitario, dove le retribuzioni medie sono molto vicine alla soglia fatidica del 24mila euro. Nello specifico, i dipendenti di Regioni, Province e Comuni guadagnano in mediamente 27.900 euro lordi all'anno (Dati Aran) mentre quelli del comparto Istruzione hanno un stipendio di 28.169 euro lordi ogni 12 mesi. Un po' meglio se la passano gli addetti del Servizio Sanitario Nazionale e i Vigili del Fuoco (tra 30 e 31mila euro) o le Forze Armate e i poliziotti (37-38mila euro). I più fortunati sono però gli statali che lavorano nelle Università (42mila euro circa di stipendio lordo medio) e quelli della Authority indipendenti (ben 73.810 euro annui).
