Fincantieri
(Ansa)
Economia

Fincantieri, piano industriale da venti miliardi entro cinque anni

La crescita delle spese militari viene intercettata da eccellenze industriali italiane

Fincantieri sarebbe pronta a incrementare la sua attività nella costruzione navale grazie agli attuali budget per la difesa, aumentati a causa della situazione internazionale, puntando su un monte ordinativi che potrebbe ammontare a venti miliardi di euro nei prossimi cinque anni. Lo ha detto venerdì 16 dicembre l'amministratore delegato del gruppo Pierroberto Folgiero, nominato a capo dell’azienda dal 16 maggio scorso quando sostituì il posto l’uscente Giuseppe Bono, durante la presentazione del suo primo piano industriale, per il quinquennio 2023-27.

“La spesa per le navi militari dovrebbe crescere in linea con i budget globali della difesa, guidati dai paesi dell'Europa occidentale, dell'Asia del Pacifico”, fanno sapere da Fincantieri, specificando che il piano prevede opportunità di export navale per venti miliardi grazie all’aumento del 3,3% dei budget in Europa occidentale e del 4,2% nella regione Asia-Pacifico, con un “aumento significativo” nella domanda di fregate, corvette e sottomarini. La guerra in Ucraina motiva l’acquisizione di nuove unità navali e contribuirà a spingere le entrate di Fincantieri a 9,8 miliardi di euro entro il 2027, rispetto ai 6,7 miliardi di euro nel 2021.

Intanto, secondo la testata Defence news, Fincantieri avrebbe in corso un “ulteriore potenziamento” delle sue strutture italiane ed estere grazie alla revisione e digitalizzazione dei processi produttivi. Nel 2020 il progetto della fregata Fremm di Fincantieri è stato selezionato dagli Stati Uniti per la sua nuova nave Ffg(X) che sarà prodotta presso il cantiere Marinette Marine, nel Wisconsin, centro di proprietà di Fincantieri dal 2008 e dove l'azienda già costruisce le navi da combattimento Littoral della classe Freedom per l’US Navy, in collaborazione con Lockheed Martin. Il lancio del nuovo piano industriale Fincantieri è coinciso venerdì con l'annuncio da parte dei cantieri navali greci Elefsis di aver firmato un accordo con la realtà italiana per costruire congiuntamente una linea di produzione di navi militari in Grecia per costruire navi ordinate dal governo greco. Nell'annuncio del nuovo piano, Fincantieri ha affermato di aver consegnato oltre 130 navi militari dal 1990, di cui circa 50 all'Italia e 50 agli Stati Uniti. Ha inoltre costruito 120 navi da crociera dal 1990 e ora detiene una quota di oltre il 40% nel mercato delle grandi navi da crociera.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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