Fase 2 è la parola d'ordine di questi ultimi giorni. Lombardia, veneto ma anche una gran parte del mondo produttivo spingono per un lento ritorno alla normalità, soprattutto del mondo produttivo. Sono ancora infatti molte le categorie e le aziende chiuse e che sono in grossa sofferenza economica.
Sul tavolo della Task Force di Vittorio Colao che dovrà stabilire i criteri, i tempi e le modalità della riapertura è arrivata anche la tabella stilata dall'Inail sulla base dei famosi codici Ateco e che definisce per le quasi 100 diverse attività produttive un codice numerico di rischio ed un colore. Si va ovviamente dal verde, rischio basso, al rosso del rischio alto. In mezzo anche il rischio medio-basso e quello medio-alto in giallo.
Ma c'è anche un punteggio da 1 a 4 per la cosiddetta classe di aggregazione sociale.
Tra i codici in rosso c'è il trasporto aereo, l'assistenza sanitaria non residenziale. A rischio medio alto i servizi alla persona (parrucchieri, estetisti, spa), colf e badanti, lotterie e sale gioco. Medio basso per palestre, centri sportivi (anche se a forte impatto di aggregazione), biblioteche. In verde la grande maggioranza delle attività, prima tra tutte l'edilizia.
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