Draghi
(Ansa)
Economia

L'Europa trova un accordo sull'energia, ma la strada è ancora in salita

Nella notte si è arrivati ad una sintesi con alcune cose positive ed altre meno, soprattutto per l'Italia. Ora si tratta di metterle in pratica. E servirà altro tempo

La notte ha portato giudizio al Consiglio europeo. Sono state siglate delle conclusioni comuni per combattere il caro energia e dare un chiaro mandato alla Commissione Ue e al Consiglio dei ministri dell’energia per proporre nel dettaglio una serie di soluzioni concrete rispetto ai temi individuati dai membri partecipanti al vertice. “Il Consiglio europeo ha convenuto che, alla luce della crisi in corso, occorre accelerare e intensificare gli sforzi per ridurre la domanda, garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, evitare razionamenti e abbassare i prezzi dell'energia per le famiglie e le imprese in tutta l'Unione, e che dev'essere preservata l'integrità del mercato unico”,si legge nella nota conclusiva del prima giorno di lavori. L’accordo è arrivato dopo una serie di lunghe discussioni che si sono protratte fino alle due di notte.

Ricordiamo infatti che sino alla tarda serata di ieri all’interno del Consiglio erano ancora presenti due schieramenti contrapposti in merito all’introduzione di un tetto al prezzo del gas. Da una parte il gruppo composto da Germania, Irlanda, Austria, Ungheria e Olanda e dall’altro altri 16 paesi tra cui la Francia, l’Italia, la Spagna e la Grecia. L’accordo siglato ha visto prevalere la posizione italiana sull’introduzione di un price cap al gas, oltre che l’aggiunta di altre misure rispetto al pacchetto presentato dalla Commissione al vertice nei giorni scorsi. Da sottolineare inoltre come l’Ungheria si sia sfilata dal tetto al prezzo del gas: “in altre parole, siamo stati esentati dal tetto massimo del prezzo del gas, quindi questo non minaccia la sicurezza dell'approvvigionamento di gas dell'Ungheria", ha scritto Orban sui propri social.

L’accordo sull’energia cosa contiene?

Sono nove le “soluzioni” che il Consiglio europeo ha giudicato fondamentali per cercare di far scendere il prezzo del gas e proteggere i propri cittadini e imprese.

E dunque nell’accordo siglato si parla dell’acquisto congiunto volontario di gas (punto su cui i paesi membri avevano già dato il loro consenso ieri sera), che ha come obiettivo quello di sfruttare la forza negoziale dell’Ue, non lasciando i singoli stati a contrattare singolarmente con i fornitori. Su questo punto viene precisato come ci debba essere una forte accelerazione nei negoziati con partner affidabili per individuare partenariati reciprocamente vantaggiosi. Altro sì è arrivato anche su un tema proposto nel pacchetto della Commissione Ue sul trovare un nuovo parametro di riferimento complementare entro l'inizio del 2023 che rifletta in modo più accurato le condizioni del mercato del gas. Nel mentre si è deciso di dar vita ad un corridoio dinamico di prezzo di carattere temporaneo per le transazioni di gas naturale allo scopo di limitare immediatamente episodi di prezzi eccessivi di gas. E di introdurre un price cap temporaneo del gas utilizzato per la produzione di energia elettrica.

I 27 si sono detti anche d’accordo nel garantire misure di solidarietà in caso di interruzione dell'approvvigionamento di gas a livello nazionale, regionale o dell’Ue. Significa dunque che chi ha più gas dovrà destinarlo ai paesi maggiormente in difficoltà. Si è anche arrivati alla conclusione che i mercati dell’energia debbano essere riformati per accrescere la loro trasparenza, alleviare lo stress di liquidità e i fattori che amplificano la volatilità dei prezzi del gas. E infine il Consiglio Ue chiede di velocizzare e semplificare le procedure autorizzative per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e a tutti i paesi membri maggiori sforzi per risparmiare energia.

Attenzione però a cantar vittoria perché nei prossimi giorni e mesi la Commissione Ue e i ministri dell’energia dovranno lavorare per riempire questi strumenti di atti pratici. Solo allora si potrà capire la reale portata delle misure proposte e come andranno ad incidere sul prezzo del gas. Le conclusioni raggiunte dal Consiglio Ue rappresentano sicuramente un primo e importante passo, ma se non si dovesse riuscire a trovare un accordo il Consiglio Ue dovrà riprendere i lavori da capo. Il sentiment per il momento è positivo e le parole di Olaf Scholz, cancelliere federale della Germania, fanno ben sperare: "la nostra speranza è che si raggiunga una decisione consensuale, sostenibile da tutti i 27 Stati membri".

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Giorgia Pacione Di Bello