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Economia

Imparare il valore dei soldi nell'era digitale

Gli italiani, giovani compresi, hanno scarse informazioni e competenze circa gli investimenti e la gestione dei propri risparmi, soprattutto in un periodo di evoluzione accelerata del settore. Un’iniziativa di formazione via social di Banca Generali vuole colmare questo ritardo.

«Non è mai troppo tardi» recitava il maestro Alberto Manzi negli anni Sessanta mentre insegnava a una larga percentuale di italiani a leggere e scrivere grazie alla televisione. Una frase che vale anche oggi. Se nel Dopoguerra il problema principale era l’analfabetismo tout court, oggi è l’educazione finanziaria, un settore nel quale siamo in fondo alle classifiche internazionali. Per l’Ocse, su 26 Paesi il nostro si classifica all’ultimo posto.

Stesso problema se si guardano i dati di Bankitalia: secondo l’ultima rilevazione, solo il 44,3 per cento degli italiani possiede competenze sufficienti. Una situazione tanto più grave se si pensa alla rivoluzione iniziata con la nascita di criptovalute, blockchain e Nft, e che culminerà con l’arrivo dell’euro digitale. Proprio per colmare queste lacune, da cinque anni il Comitato Edufin ha proclamato ottobre il mese dell’educazione finanziaria: per l’edizione 2022 il tema è «Costruisci oggi quello che conta per il tuo futuro».

In questa prospettiva si sta impegnando anche Banca Generali che ha lanciato l’iniziativa Edufin3.0 in collaborazione con il divulgatore dell’imprenditoria Marco Montemagno e in partnership con Pictet am (divisione di asset management del gruppo Pictet, uno dei principali gestori patrimoniali e del risparmio indipendenti in Europa), Vontobel am (leader europeo nelle soluzioni di investimento per clienti privati e istituzionali), Conio (il principale wallet italiano, il «portafoglio» per la negoziazione di bitcoin), Algorand (protocollo proof-of-stake a supporto delle criptovalute) e Meta di Mark Zuckerberg. L’iniziativa prevede la diffusione di un contenuto a settimana per un anno su tutti i principali social (Facebook, TikTok, Instagram, YouTube, podcast) con un format che ricalcherà il tradizionale format di 4 chiacchiere con… di Montemagno: un’ora di confronto informale con esperti internazionali diversi per ciascun argomento, con la presenza, oltre che di educatori, di sportivi, attori e personaggi dello spettacolo.

«L’educazione finanziaria è di fondamentale importanza per un futuro sostenibile del risparmio. La capacità di affrontare sfide sempre più decisive come la previdenza complementare, la pianificazione dei progetti di vita e, in generale, la protezione del risparmio non possono più prescindere per nessuno da una corretta conoscenza dei rischi e delle opportunità dei mercati. Le classifiche internazionali ci collocano in coda tra i Paesi Ocse nella comprensione di strumenti e dinamiche economico-finanziarie privandoci della possibilità di valorizzare maggiormente quella straordinaria stampella sociale che rappresenta oggi il risparmio e di avvicinarne il contributo a supporto dell’economia. A ciò aggiungiamo la velocità dei cambiamenti apportati nei servizi finanziari dalla tecnologia, nei pagamenti e nel Web 3.0 che dialogano in modo sempre più stretto con la sfera del risparmio ma richiedono regole e istruzioni da conoscere con la dovuta attenzione. Per questo siamo felici della disponibilità di Marco Montemagno e dei nostri partner nell’affrontare assieme questo percorso con l’ambizione di avvicinare ulteriormente l’ampio pubblico dei canali social di Monty verso questo mondo in rapida evoluzione del fintech» ha evidenziato Gian Maria Mossa, a.d. e d.g. di Banca Generali.

«Sono anni che la mia community mi chiede approfondimenti sul tema dell’educazione finanziaria e, dopo aver trovato una squadra di partner perfetta, sono contento di aprire le porte dei miei canali social al progetto. Il palinsesto spazierà a 360 gradi sul tema con 52 appuntamenti per diffondere una cultura positiva verso gli investimenti a un pubblico trasversale, sia le nuove generazioni sia quelle più mature. La divulgazione oggigiorno non può prescindere dai social: basti pensare che la Generazione Z trascorre tre ore al giorno connessa» sottolinea Montemagno.

«Siamo fermamente convinti che lo sviluppo di nuove competenze in diverse aree possa fare da volano alla crescita dell’intero Paese e generare inclusione sociale» aggiunge Luca Colombo, country director di Meta in Italiaì. «In una società come quella in cui viviamo oggi, teatro di grandi cambiamenti dal punto di vista economico, sociale e tecnologico, l’educazione finanziaria riveste un ruolo cruciale, perché può influire sulle scelte che determinano la vita delle persone. E questo ruolo sarà ancora più rilevante in futuro, grazie alle opportunità aperte dalle nuove frontiere della tecnologia, come il metaverso». Per il nostro Paese è un’opportunità da non sprecare.

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Emanuela Meucci