Bonus Vacanze: cos'è, come e chi può ottenerlo
Economia

Bonus Vacanze: cos'è, come e chi può ottenerlo

Fino a 500 euro per le famiglie con almeno tre persone, se si resta in Italia. Ma gli operatori del settore contestano

Il turismo in Italia vale da solo il 13% del Pil, ovvero 232,2 miliardi di euro. Il "Belpaese" con la sua arte, la cultura, i piccoli borghi e le grandi città, la storia e le tradizioni è da sempre fonte d'attrazione per i viaggiatori di tutto il mondo che scelgono l'Italia come meta per le vacanze.

A causa della pandemia da Covid19, però, è proprio il settore turistico quello che rischia di pagare il prezzo più alto alla crisi. Federalberghi stima che il crollo delle prenotazioni turistiche nel 2020 si aggiri intorno all'80% e solo 1 italiano su 2 potrà permettersi qualche giorno di vacanza.

Per tentare di arginare l'emorragia economica legata al turismo il Governo Conte, all'interno del Decreto Rilancio al vaglio del Parlamento in questi giorni, ha deciso di stanziare 2,4 miliardi di euro attraverso il cosiddetto bonus vacanza che può essere richiesto solo ed esclusivamente se si vuole viaggiare in Italia.

Per capire cos'è e come funziona bisogna leggere l'articolo 176 del Decreto dove si parla di Tax Credit Vacanze.

Si tratta di un bonus che viene concesso a coloro che hanno presentato un ISEE inferiore o pari ai 40.000 euro ed è valido in tutti gli alberghi, pensioni e bad&breakfast che aderiscano all'iniziativa sul territorio nazionale. La richiesta può essere fatta dal primo luglio 2020 fino al 31 dicembre 2020 e la spesa deve essere sostenuta nel medesimo periodo.

In un primo momento si era ipotizzato di mettere a disposizione un assegno che potesse essere speso all'interno delle strutture ricettive mentre in realtà si tratta di uno sconto per i servizi ottenuti dalla struttura stessa e vale l'80% del bonus. Il restante 20% diventa una detrazione di imposta sulla dichiarazione dei redditi.

L'importo cui si ha diritto varia dalla composizione del nucleo famigliare e va dai 150 euro corrisposti al nucleo composto da una sola persona ai 500 per le famiglie dalle 3 persone in su.

Per ottenere il bonus – che deve essere speso tutto in una volta e presso la medesima struttura – bisogna scaricare l'app IO legata alla piattaforma della pubblica amministrazione PagoPA e soprattutto essere in possesso di documento d'identità digitale o avere l'identità digitale Spid.

Quando la richiesta viene approvata il proprio profilo IO riceve una notifica che comunica l'avvenuto caricamento dell'importo. A questo punto, attraverso il codice QR associato, l'albergatore potrà entrare nel sito dell'Agenzia delle Entrate e verificare lo sconto cui ha diritto il cliente.

Per l'esercente la cifra si traduce in un credito d'imposta di pari importo. L'esercente potrà anche cedere - totalmente o parzialmente - il suo credito a terzi per il pagamento di beni e servizi, sono inclusi anche istituti di credito o intermediari finanziari.

Proprio questo è il punto che non piace agli esercenti. Lo "scontro tributario" implicato dal credito d'imposta non è sufficiente a risollevare le sorti di una stagione turistica che si prevede nefasta e il bonus potrebbe trasformarsi solo in un palliativo che prolunga l'agonia di esercenti e albergatori che, a fine stagione, rischiano comunque di chiudere i battenti e di non avere la forza economica per arrivare al prossimo anno.

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Barbara Massaro