I 10 economisti più importanti del 2015
Da Michael Porter a Daniel Pink, ecco chi sono secondo Forbes i pensatori che influenzano le scelte di business di imprenditori e manager
La ricerca
Thinkers50 è considerato l’Oscar del pensiero manageriale. La ricerca, firmata ad anni alterni dalla società di consulenza britannica fondata da Stuart Crainer e Des Dearlove, ha identificato i cinquanta esperti più influenti, grazie parere di ventimila persone che hanno contribuito online. Fra i parametri presi in considerazioni dal team di esperti incaricato di redigere la classifica figurano per esempio: la rilevanza, l’impatto e l’originalità delle idee, il rigore della ricerca, il senso del business e la capacità di ispirare. Forbes ha pubblicato la classifica, di seguito i primi dieci nomi.
10 – Daniel Pink
Già responsabile dei discorsi di Al Gore, Pink è l’autore di cinque best-seller che hanno venduto due milioni di copie e sono stati tradotti in 34 lingue. Pink si occupa di motivazione del personale e dei cambiamenti sul posto di lavoro
9 – Rita McGrath
Professore alla Columbia Business School, McGrath esamina la crescita strategica del business in ambienti economici incerti. Nel saggio “La fine del vantaggio competitivo: come far evolvere la propria strategia alla stessa velocità del proprio business” ipotizza che la strategia e l’innovazione tendano a convergere.
8 – Herminia Ibarra
Professoressa presso Insead, si occupa di sviluppo della leadership e sostiene percorsi di carriera non lineari.
7 – Roger Martin
Ex decano della Rotman School of Management dell’Università di Toronto, ha scritto con l’ex ceo di Procter & Gamble A.G Lafley il saggio: “Giocare per vincere: come funziona veramente la strategia”. Pioniere di un approccio di “ pensiero integrativo”, Martin invita a trovare un punto di equilibro fra modelli opposti, rielaborandoli in una soluzione creativa.
6 – Linda Hill
Professoressa di Harvard, Hill spiega come gestire se stessi, il proprio network e il team renda leader migliori.
5 – Marshall Goldsmith
Professore aggiunto alla Tuck School of Business di Dartmouth, ha firmato oltre trenta libri. Nel 2010, è uscito “Mojo: come ottenerlo, come mantenerlo e come fare per averlo nuovamente se lo si perde”. Mojo, secondo Goldsmith, è “il momento in cui facciamo qualcosa che ha uno scopo. Un momento potente, positivo e riconosciuto dal mondo”.
4 – Dan Tapscott
Canadese, esperto di tecnologia, Tapscott è famoso per il saggio del 2006 “Wikinomics: come la collaborazione di massa sta cambiando tutto”. La sua ultima ricerca analizza come internet stia offrendo alternative alla soluzione di problemi globali in alternativa alle strutture tradizionali come le Nazioni Unite o i governi.
3 – W. Chan Kim e Renée Mauborgne
Professori Insead, sono gli autori di “Blue Ocean Strategy” un saggio in cui invitano le aziende a focalizzarsi sui “blue ocean”, ovvero mercati privi di concorrenza.
2 – Clayton Christensen
Ha occupato la prima posizione nella classifica 2011 e 2013. Il suo saggio del 1997: “Il dilemma dell’innovatore” introduce il concetto dell’innovazione dirompente e spiega come le pratiche di management che rendono le aziende leader sono di ostacolo allo sviluppo di quelle tecnologie dirompenti che, invece, permettono alle start up di conquistare il mercato.
1 – Michael Porter
Considerato il padre della strategia di business moderna, Porter è un esperto di competitività. La sua teoria definisce cinque forze che determinano l’intensità competitiva e l’attrattività di un mercato. Insieme a Mark Kramer, ha sviluppato il concetto di “valore condiviso” secondo il quale le aziende possono generare profitti anche mentre cercano di risolvere problemi sociali. Porter era settimo nell’elenco del 2013.