Tunué: porte aperte alla narrativa
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Tunué: porte aperte alla narrativa

Arriva una collana di romanzi: Dettato di Sergio Peter e Stalin+Bianca di Iacopo Barison i primi due titoli

Nuovo spazio alla narrativa. Con l'arrivo di collane dedicate a romanzi e racconti le case editrici specializzate in altri settori dell'editoria libraria si affacciano, nel corso del 2014, a questo mercato. Codice Edizione ha presentato il suo progetto con una lettera di Vittorio Bo nello scorso febbraio:

«La lettura rappresenta per me un dato biologico, non ne posso proprio fare a meno; ne ho bisogno come di un elemento naturale, mi riempie e mi rinfranca, mi fa immergere in me stesso e in mondi che diventano miei, tutti miei, ma che sono al pari di tutti, se lo desiderano», aveva scritto. E a seguire questa sua inclinazione naturale, alimentata da una vita nelle storie e nei racconti fantastici di Salgari o Verne, e poi dei grandi Dostoevskij, Tolstoj, Thomas Mann, Kafka, Pavese o Calvino, Bo ha lanciato il suo progetto editoriale. Semplice, ma impegnativo: «Ho una sola ambizione: pubblicare libri belli, ricchi, con storie di quelle che quando le finisci un po’ ti dispiace».

Poi è stata la volta di Chiare Lettere, la casa editrice di Lorenzio Fazio, che ha dato il via a Narrazioni, una collana pensata per «raggiungere un pubblico più ampio, aprendoci anche ai gusti  dei lettori di storie, senza, però, snaturare la nostra vocazione all'inchiesta», ha dichiarato. E così i suoi sono approfondimenti giornalistici scritti in forma di romanzo. Anche questa una sfida, molto interessante: potrebbe rappresentare la versione contemporanea del romanzo storico. Sulla storia vicina, però.

Infine, all'ultima edizione del Salone Internazionale del libro di Torino, è stata presentata la nuova proposta editoriale di Tunué. Una casa editrice da sempre attenta alla narrazione, ma concentrata sulla sua versione a fumetti. Graphic novel e saggi sul tema sono stati i focus dell'editore di Latina, che ora si presenta con Romanzi, collana diretta da Vanni Santoni: «Romanzi nasce con l’obiettivo di proporre al pubblico ottimi romanzi, caratterizzati dalla forza della vicenda e dalla bontà della prosa», spiega. Ma a dettare la linea è un'idea piuttosto precisa: «Abbiamo fissato un principio, quello dello sconfinamento, che può essere di genere ma anche di taglio, tono o lingua, e per il quale abbiamo trovato anche una formula: quattro quinti di realtà, uno di sconfinamento».

Niente paura, non è una ricetta da applicare al grammo, ma una suggestione. «Ogni libro è sempre e comunque storia a sé, e il volto della collana andrà definendosi anche e soprattutto in base ai romanzi che via via selezioneremo. L’unica cosa certa è che cerchiamo testi, oltre che di elevata qualità letteraria, di lunghezza non superiore alle 250.000 battute», conclude Santoni.

Buone notizie, dunque per gli aspiranti scrittori. Che per farsi un'idea dello sconfinamento secondo Tunué possono leggere i primi due titoli.

Dettato di Sergio Peter è la storia di un ritorno. Un viaggio a casa che diventa, inesorabilmente, un viaggio nella memoria. Maestri di questo esordiente son il Gianni Celati de Narratori delle pianure e l'Italo Calvino de Le città invisibili e la sua personale ricomposizione con i luoghi della sua infanzia è un caleidoscopio di emozioni, visioni e paure.

Stalin+Bianca di Iacopo Barison narra la fuga di un ragazzo 18enne, in seguito a una lite in famiglia. La sua compagna di viaggio è Bianca, amica fidata a cui confida la sua paura più grande: aver ucciso il patrigno durante lo scontro. Dolecezza e crudeltà viaggiano mano nella mano in un racconto avvincente cha ha le caratteristiche del romanzo di formazione. Naturalmente, Stalin è il soprannome del protagonista, un ragazzino di periferia con i capelli cortissimi e due grossi baffoni che gli incorniciano il viso.

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Micol De Pas