Filosofia d'estate: 5 libri per meditazioni di passaggio
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Filosofia d'estate: 5 libri per meditazioni di passaggio

Non è vero che l'estate è solo il tempo dello svago e delle letture spensierate. Proprio l'otium spesso predispone allo sbocciare dei pensieri. Ecco 5 libri pieni di idee stimolanti: anche le questioni capitali si possono affrontare con leggerezza, addirittura con un sorriso.

107 storielle di Zizek - Slavoj Zizek (Ponte alle Grazie)
La sai quella su Hegel e la negazione? Nessun filosofo aveva forse mai portato il gusto del paradosso oltre le colonne d'Ercole della parodia. Il pensatore di Lubiana traduce la logica della triade hegeliana nelle tre versioni del rapporto tra sesso ed emicrania. E poi in altre 106 storielle da Barzellettiere chiamando a raccolta uno strepitoso coro dell'immaginario collettivo, da Franjo Tudjman a Stalin, da Clinton a Netanyahu, da Gesù Cristo a Saddam, da Freud a Lacan, da Shakespeare a Kafka, da Lubitsch ai Monty Pithon, una lista potenzialmente infinita. Mentre le storielle sconce strappano sonore risate, obbligando incidentalmente il lettore a riporre l'attenzione sul contesto, il Depardieu della filosofia dimostra la funzione sociale della barzelletta o, per usare le sue parole, "il ruolo delle barzellette nell'umanizzazione della scimmia". Ovvero l'importanza dello humour nella decostruzione delle ideologie. Da portare in spiaggia per una lettura collettiva, purché maggiorenni.

Un'estate con Montaigne - Antoine Compagnon (Adelphi)
Nel 2012 Compagnon, professore del College de France e stella della critica contemporanea, raccolse la sfida dell'emittente radiofonica France Inter: commentare 40 passi dai Saggi di Montaigne in brevi appuntamenti quotidiani intorno a mezzogiorno, tra inizio luglio e la fine di agosto. Gli ascolti furono sbalorditivi e aprirono le porte del successo a un libro che anche in Italia conosce un'inattesa fortuna. Cosa rende così attuale un filosofo vissuto nel Rinascimento? È il dubbio, spiega Compagnon. Amore, amicizia, bellezza, vanità, solitudine, morte: Montaigne medita sulle cose della vita con spirito inquieto senza mai ricorrere a verità acquisite, oscillando continuamente "tra il riso e la tristezza". A 38 anni lasciò gli affari, le ambizioni e la vita mondana per cercare la saggezza nella solitudine, ma fu preda di quella depressione "che affliggeva i padri del deserto nell'ora meridiana, l'ora delle tentazioni". Ne uscirà grazie alla scrittura. Ancora oggi riflettere sui suoi pensieri è un'occasione per affrontare i mostri che ci tormentano. Se non altro, non ci sentiremo più soli.

Anche il mare sogna - Luciano De Fiore (Editori Internazionali Riuniti)
Filosofie dei flutti, recita il sottotitolo di quest'opera affascinante, da ascoltare come il suono di una conchiglia abbandonandosi all'epopea del naufrago. Naufrago come il filosofo sul limen della conoscenza, come il poeta inebriato di infinito e come esperienza del vivere quotidiano, naufraghi tra le cose. La potenza simbolica e metaforica del mare attraversa l'arte e la storia del pensiero fin dai suoi albori. De Fiore prova a tracciarne una mappa surfando sui marosi, sedotto dal richiamo di ogni sirena, immergendosi completamente nell'elemento acquatico ("Illusorio guadagnare un punto di vista all'asciutto"). Mescolando passioni, letteratura e psicanalisi. Come Ahab nelle notti insonni a scrutare la scia di Moby Dick, perfino di fronte allo scacco della ragione il filosofo si ostina a tenere fissa la barra della riflessione. Nonostante il naufragio, alla perenne ricerca del senso.

Mappa mundi - Domenico De Masi (Rizzoli)
Un poderoso atlante sociologico che affronta e spiega con un approccio brillantemente aperto i principali modelli di vita finora collaudati dall'umanità: fra gli altri, l'umanesimo spirituale indiano e la composta grandezza cinese, la saggezza e bellezza della civiltà classica e la fede nella ragione e progresso dell'epoca illuminista, passando per i grandi sistemi etico-fideistici, l'ebraismo, il cattolicesimo, l'Islam, il capitalismo e il comunismo, fino al modello postindustriale e alla "terza via" del Brasile. Ci troviamo in una impasse, spiega l'autore, professore di sociologia del lavoro alla Sapienza di Roma. "Dopo la morte di Dio" si chiedeva Tzvetan Todorov ne Lo spirito dell'illuminismo, "dopo il crollo delle utopie, su quel fondamento intellettuale e morale intendiamo costruire la nostra vita comune?" Il vecchio tarda a morire, il nuovo ancora non si vede. Poiché l'attuale società postindustriale non è nata in base a un modello preesistente, a differenza di altri macrosistemi che l'hanno preceduta, occorre una visione nuova per interpretare la realtà, un itinerario razionale capace di elevare il grado di felicità della nostra specie.

Istruzioni per l'uso del futuro - Moreno Montanari (Minimum fax)
Dalla A di ambiente alla Z di zenit, un piccolo alfabeto civile che offre uno sguardo alternativo sul cosiddetto patrimonio culturale del nostro paese. Il punto di vista controcorrente di Montanari, storico d'arte, invita a una lotta di resistenza per "riportare la Repubblica a res publica", riattivando la funzione civile dello Stato come progetto di comunità, come luogo dell'interesse pubblico collettivo. Parole belle, ma non solo. Ci sono 21 idee da mettere in pratica, questioni su cui ci si gioca il futuro come l'uguaglianza e l'educazione, i diritti e doveri, le periferie e gli spazi pubblici, la ricerca e il lavoro. La cultura civile narrata come una fiaba seducente, piena di promesse ancora da mantenere.

Un'estate con Montaigne - Antoine Compagnon (Adelphi)
107 storielle di Zizek - Slavoj Zizek (Ponte alle Grazie)
Anche il mare sogna. Filosofie dei flutti - Luciano De Fiore (Editori Internazionali Riuniti)
Mappa mundi. Modelli di vita per una società senza orientamento - Domenico De Masi (Rizzoli)
Istruzioni per l'uso del futuro - Moreno Montanari (Minimum fax)

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Michele Lauro