'Non temerò alcun male' di George Pelecanos, un noir tra cocaina e violenza
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'Non temerò alcun male' di George Pelecanos, un noir tra cocaina e violenza

Ristampato dopo 15 anni, l'anomalo thriller mostra già i segni del grande scrittore

Premessa: Non temerò alcun male , fresco di pubblicazione presso Piemme, non è l'ultimo romanzo di George Pelecanos, come si potrebbe pensare vedendolo lì in mezzo alle nuove uscite in libreria. Si tratta invece di The Sweet Forever, datato 1998; il libro più recente di Pelecanos tradotto dalle nostre parti resta quindi La strada di casa (sempre Piemme), mentre nel frattempo negli Stati Uniti ne sono già usciti altri tre (The Cut, What it Was, The Double).

Ci avrebbe fatto più piacere leggere uno di questi per non accumulare troppo ritardo rispetto alla produzione a mitraglia di Pelecanos, che oltretutto ormai migliora di romanzo in romanzo rielaborando in modo sempre più personale i canoni del crime (Il sognatore del 2011, splendido, ne è un esempio lampante). Ma Non temerò alcun male non è un semplice riempitivo: serrato, feroce e appassionante, merita l'attenzione degli appassionati del genere.

In un grottesco incidente stradale muore decapitato un giovane spacciatore, che ha di fianco a sé nell'auto una federa piena di soldi. Molti testimoni assistono allo schianto e uno ha la pessima idea di appropriarsi del denaro, dando il via a una vicenda, compressa nell'arco di tre soli giorni, che coinvolge gente comune, poliziotti corrotti e criminali. Sullo fondo, anzi al centro come vera e propria protagonista aggiuntiva, la Washington popolare degli anni Ottanta, sommersa da un fiume di cocaina, violenza e soldi troppo facili.

Dal punto di vista stilistico Pelecanos non fa faville, scegliendo una lingua asciutta e funzionale in cui dissemina alcuni buoni spunti (e qualche caduta di tono). Le sue qualità vincenti sono altre: la gestione della trama, per esempio, un gorgo che inghiotte i personaggi e incastra le vite degli uni e degli altri come un rompicapo, con continui salti di punto di vista fra la dozzina di protagonisti e di figuranti che affollano il dramma.

E poi la meticolosa ricostruzione storica e d'ambiente, contrassegnata dalla precisione quasi ossessiva nel definire le strade, le auto, i vestiti, le partite di basket e soprattutto la musica – i marchi di fabbrica di Pelecanos. Con Non temerò alcun male non siamo ai livelli di romanzo "sociale" delle ultime opere, ma emerge comunque uno spaccato urbano e umano convincente: The Wire, la rivoluzionaria serie tv di cui Pelecanos è stato sceneggiatore e che lo ha reso una star, è dietro l'angolo.

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Filippo Ferrari