Dracula, "Così abbiamo scoperto la Tomba del Vampiro"
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Dracula, "Così abbiamo scoperto la Tomba del Vampiro"

Dalla Bulgaria inquietanti ritrovamenti di scheletri sepolti con un paletto di ferro conficcato nel torace

A meno di due settimane dall'uscita al cinema di Dracula Untold, ultima pellicola basata sul demone creato dalla penna di Bram Stoker, una recente scoperta archeologica getta ombre inquietanti sull'esistenza del vampirismo.
Il professor Nikolai Ovcharov, docente di Tracologia alla New Bulgarian University di Sofia, da anni dirige gli scavi di Perperikon, antica città Tracia oggi in territorio bulgaro. Recentemente il docente bulgaro ha scoperto una serie di sepolture molto particolari, ribattezzate "tomba del vampiro".

Un vomere nel cuore
L'ultima rinvenuta dal professor Ovcharov, databile al XIII secolo, conteneva uno scheletro di un uomo di età compresa tra i 40 e i 50 anni con un pesante vomere di ferro di 2 kg conficcato all'altezza del cuore. Secondo il professor Ovcharov si tratterebbe di un rituale di anti-vampirismo il cui scopo era di impedire al defunto di risorgere per terrorizzare i vivi. Il pesante pezzo di ferro è stato martellato nel cadavere frantumandone le costole e la clavicola. 

Il perché di questo rituale resta ancora un mistero. Ciò che lascia perplessi è che non si tratta di un ritrovamento isolato. Di tombe analoghe ne sono state trovate altre due nel 2012 e 2013 a Sozopol, località a 320 km da Perperikon. 

Molte città hanno tributato statue in onore del signore di Valacchia

Oltre cento tombe del vampiro
Quello che lascia ancora più perplessi è che, secondo le autorità bulgare, in totale le "tombe del vampiro" rinvenute sono ormai un centinaio. Possibile che Bram Stoker non avesse proprio torto?
Il Dracula storico, da cui lo scrittore irlandese prese ispirazione per il suo romanzo, era Vlad III principe Valacchia nato nel 1431 e morto nel 1476. Era un membro della Casa dei Drăculești, un ramo della Casa di Basarab, molto conosciuto anche con il suo nome patronimico, Dracula appunto. Era figlio e successore di Vlad II Dracul, membro dell'Ordine del Drago che fu fondato con lo scopo di proteggere il Cristianesimo in Europa orientale.

Un vero eroe
Vlad III è effettivamente definito nelle cronache come "l'Impalatore" per la sua abitudine a far impalare i prigionieri di guerra. In ogni caso, Vlad III è considerato tutt'altro che un oscuro e temibile demone della notte: in Romania è venerato come un eroe per aver protetto la popolazione rumena sia a sud che a nord del Danubio. Molte città hanno tributato statue in onore del signore di Valacchia.
La datazione proposta dagli archeologi per le tombe rinvenute coinciderebbe proprio con il periodo in cui è vissuto Vlad III.


Se la storia ci ha sempre raccontato una versione terrena di Vlad III, le scoperte archeologiche, invece, sembrano incredibilmente dar credito alle superstizioni sul vampirismo.

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Filippo Brandolini

Archeologo specializzato in Archeologia Medievale e Micromorfologia Archeologica del Suolo presso l'Università Degli Studi di Milano.

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