Brescia, la Leonessa che va a mille (mostre)
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Brescia, la Leonessa che va a mille (mostre)

La terza città più industrializzata d’Italia negli ultimi anni sta lasciando il passo a un'immagine più morbida e culturale

L’acciaio e il tondino, ma anche le ruggenti Mille miglia: la Brescia metalmeccanica, terza città più industrializzata d’Italia, negli ultimi anni sta lasciando il passo a un’immagine più morbida e culturale. Complici il boom della Franciacorta, del suo turismo enogastronomico e la crescita delle iniziative espositive, con il rilancio del complesso museale di Santa Giulia, la Leonessa d’Italia è al centro di un rinascimento culturale che ha come simbolico perno la riapertura del Capitolium, uno degli edifici di età imperiale meglio conservati nell’area settentrionale. Grazie a nuovi percorsi, all’interattività e a un’illuminazione sorprendente, il simbolo dell’antica Brixia sembra rinascere e lo sarà ancora di più al termine dei lavori di restauro previsto a fine anno.

La centralità della cultura è anche confermata da due rassegne ospitate a Santa Giulia fino al 30 giugno e dedicate alla pittura contemporanea: Da De Chirico a Cattelan e oltre e From Albers to Warhol to (now). La prima racconta l’arte italiana del Novecento attraverso le opere di oltre 100 artisti, tra cui spiccano alcuni lavori di Giorgio De Chirico, Giorgio Morandi e Mario Sironi, oltre alle opere donate da Guglielmo Achille Cavellini, fra i maggiori collezionisti di astrattismo nazionale e internazionale fino agli anni Ottanta. La seconda mostra, invece, presenta una selezione di capolavori della Daimler art collection Mercedes-Benz, che per la sua prima esposizione in Italia ha scelto proprio Brescia, la patria delle Mille miglia. Punto di partenza Bauhaus, Costruttivismo e Arte concreta, ma anche l’avanguardia Zero e la Minimal art, fino all’Arte concettuale e al Ready-made (www.bresciamusei.com ).

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Mikol Belluzzi