BlogFest: più semplice di così…

BlogFest: più semplice di così…

E anche questa BlogFest è finita. Quest’anno non solo ho portato Ema Stokholma per un dj set venerdì, ma ho accompagnato anche mia madre e la mitica Val_picci. Ci saranno sicuramente un sacco di critiche, leggendo in giro alcuni …Leggi tutto

E anche questa BlogFest è finita. Quest’anno non solo ho portato Ema Stokholma per un dj set venerdì, ma ho accompagnato anche mia madre e la mitica Val_picci. Ci saranno sicuramente un sacco di critiche, leggendo in giro alcuni non si sono proprio risparmiati, ma io dall’anno scorso non vedevo l’ora di ritornare, di girare fra stand di tutti i tipi, di rubare la colazione a The Breakfast Review (litigando con la Stokholma per il concorso per vincere la macchina del caffè professionale)

di vincere le cuffie da Google Zagat, di lasciare un occhiale da 4 euro e ricevere in cambio una cassa di ottimo rum dalla Bacardi,

di urlare alla vincitrice del #12camp di Spora “scegli il vibratore!”, di perdermi il pulmino per l’incontro con Beppe Severgnini e Marco Patuano e rimanere a guardarlo a spizzichi e bocconi sotto il tendone mangiando un Gofri, che n’altro po’ ci restavo secca, d’avere la scaletta dei MIA2012 40 minuti prima e stupirmi perché l’anno prima era arrivata 10 minuti prima, di mettermi in lungo perché o le cose si fanno fatte bene o ciccia, (ph di ladyreading)

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di ringraziare Dio che Gianluca Neri mi capisce al volo e mi salva quando sto per dire qualche minchiata, di ridere quando Ilaria e Laura da dietro le quinte cercavano di dirci di stringere, di sentire Bordone che ad ogni premio candidava Spinoza, e Gabardini che ritirava il premio come miglior sito di mamme (lo ritirava per un’amica a dirla tutta) ,di scambiare Azael per Iddio, ma poi scusarmi inginocchiandomi dinnanzi a lui durante le premiazioni, di fare la Vendommerdina (un onore condiviso con Ema Stokholma ( sapevo che tutti quegli anni di studi avrebbero fruttato prima o poi), di ballare con le ultime forze il rock di Fabio De Luca con la Blasi che mi ha minacciato velatamente,

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di scoprire che Ubooot non è poi così stronzo, di premiare i vincitori e vedere che erano tutti emozionatissimi ed essere felice per loro, di perdere clamorosamente il titolo Miss Twitter (comunque non ci tenevo affatto),

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di sbagliare un sacco di nomi (Collater”£$%&°*§çal), di vedere Molengai sempre con una bottiglia in mano, di spupazzarmi Alicettah, di vedere 3 secondi Stazzitta, di incontrare il mio nuovo idolo Ubimaggio (REGNA!), di salutare Lia Celi e Rob Grassilli innamoratissimi e sempre insieme, di incontrare tantissima nuova gente che magari già seguivo su Twitter, ma che dal vivo non avevo mai visto, ma soprattutto, di leggere un solo “CAGNA” nei tweet post presentazione. Son soddisfazioni. Al prossimo anno, vado a mangiarmi un biscotto di Iddio.

 

Ecco il link dove leggere tutti i vincitori dei MIA2012 i vincitori.

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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