Cuciniamo insieme: conetti di pecorino con ricotta e fave
Costume

Cuciniamo insieme: conetti di pecorino con ricotta e fave

Dite la verità, avete un po' di nostalgia per le scampagnate? Per i picnic che di maggio ci fanno riscoprire il contatto con la natura? Lo confessiamo: anche noi soffriamo un po' per questo forzato distacco dall'amata campagna. Ma sappiamo che fave, pecorino e prosciutto sono gli ingredienti della nostra identità rurale, almeno in questa stagione. Così Carlotta - la nostra "regista" - ci ha stimolato con una sua fantasia: fate qualcosa che metta insieme tutto questo, magari dei fagottini.


Provocazione accettata ed ecco che dall'idea dei cestini di Parmigiano Reggiano che di solito si fanno per animare un antipasto, abbiamo tirato fuori questi conetti croccanti. Possono essere un antipasto, una sorta di finger food, ma in quantità e ben supportati da un'insalatona sono anche un ottimo secondo. Sono delle cornucopie mignon da cui escono i sapori di maggio. Tant'è che la ricetta dovrebbe essere intitolata «Conetti per (for in inglese) maggio». Un'avvertenza: non usate sale, non ce n'è bisogno e lavorate la "pasta" di pecorino quando è scesa un po' di temperatura. Altrimenti vi scottate! E ora in cucina per immaginare un prato fiorito di primavera!

Ingredienti per 8 conetti - 250 grammi di pecorino romano grattugiato, 200 grammi di ricotta vaccina, 100 grammi di prosciutto crudo in due fette spesse, 250 grammi di fave sgusciate, 25 grammi di olio extravergine di oliva, qualche rametto di finocchietto selvatico, pepe di mulinello.

Procedimento - Aiutandovi con un coppa-pasta quadrato di 8 per 8 cm e con dei conetti metallici di eguale lunghezza (si usano in pasticceria) formate i conetti di Pecorino Romano. Dovete scaldare bene una padella per crepes poi poggiatevi il coppa-pasta e all'interno versate due cucchiai e mezzo di formaggio. Fate in modo che il Pecorino fonda formando una specie di fazzoletto e aiutatevi con una spatolina per pressarlo leggermente. Quando vedete che il formaggio sta filando togliete dal fuoco, levate il coppa-pasta e avvolgete il "fazzoletto" di formaggio sul conetto di metallo. Se non avete i conetti metallici potete sostituirli con un bicchierino da liquore lungo e stretto; invece dei conetti otterrete dei cannoli, ma la ricetta sarà comunque perfetta.Ripetete l'operazione per otto volte. Lasciate che i conetti si raffreddino. Ora in una padellina scaldate un cucchiaio di olio extravergine di oliva e saltateci tre quarti delle favette che avrete tolto anche dal guscio singolo. Aggiungete metà del finocchietto selvatico sminuzzato e fate andare a fuoco molto moderato per tre o quattro minuti. Ora aggiungete il prosciutto che avrete tagliato a julienne e fate stufare per un paio di minuti. Coprite e mantenete al caldo. Nel bicchiere del mixer mettete la ricotta, l'olio extravergine di oliva e il finocchietto selvatico rimasto avendo cura di eliminare i rametti più duri.

Aggiustate di pepe e frullate con il mixer a immersione sino a ottenere una crema. Ora con l'aiuto di un sac a poche riempite i conetti di crema di ricotta avendo cura di decorare la crema che fa capolino dal conetto con una granella di fave che avrete ottenuto tritando finemente le fave tenute da parte. Componete il piatto sistemando due conetti - oppure di più se dovete utilizzare la ricetta per seconda portata - contornati dalle fave stufate con il prosciutto.

Come far divertire i bambini - Ormai lo abbiamo imparato il loro compito è sgusciare le fave. Prima togliendole dal baccello e poi dall'involucro singolo.Se avete dei ragazzi più grandicelli potete farli divertire a montare la crema diricotta.

Abbinamento - Un spumante da vitigni autoctoni. Potete orientarvi sulla Sicilia, oppure un Verdicchio delle Marche, un Torbato sardo, un Bombino bianco pugliese, oppure se siete amanti del Prosecco potete optare per Conegliano Valdobbiadene oppure un per un'ottima Lugana del Garda.

I più letti

avatar-icon

Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

Read More
avatar-icon

Petra Carsetti