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Inchieste

L'europarlamento si rifà l'arredamento

Gli ultimi scandali non hanno scalfito neanche un po’ la propensione di Strasburgo per le spese superflue (persino superiori alle cifre iniziali previste): mobili - all’occorrenza realizzati su misura - per ufficio o zone relax, illuminazione, tappeti di pregio... Perché l’immagine dev’essere sempre all’altezza. Di che cosa, non è chiaro.

Alla faccia del Qatargate, verrebbe da dire. Mentre il Parlamento europeo vive il più clamoroso scandalo della sua storia tra mazzette, servizi segreti, accordi dal Qatar fino al Marocco, le spese poco ponderate - per usare un eufemismo - sembrano non risentirne affatto. Prova ne è uno degli ultimi appalti aggiudicati e riguardanti «acquisto di mobili e accessori per ufficio».

L’Europarlamento, come si legge nella documentazione ufficiale consultata da Panorama, ha deciso «di indire la presente gara d’appalto per l’acquisto di mobili e accessori per ufficio» per il personale non solo della sede del potere legislativo, ma anche per la Corte dei conti europea, la Corte di giustizia e altri quattro piccoli comitati che rientrano nella sfera Ue. Importo complessivo? Un generoso totale di 24,8 milioni di euro... Per comprare cosa? È qui che emergono varie, interessanti curiosità. Innanzitutto c’è da dire che il bando è diviso in lotti, a seconda del mobilio.

Partendo dunque dal primo (valore di 15 milioni e rotti) all’interno di cui è previsto un po’ di tutto: scrivanie, pareti divisorie, cabine riunioni, armadi di ogni tipo, ma anche non meglio specificati «mobili per aree verdi», porta-accessori, banco da reception e tavoli da riunione. Tutto «nelle gamme standard ed executive». Un lotto a parte, invece, riguarda luci e lampade. E anche qui la richiesta spazia: si richiedono ovviamente lampade da scrivania e lampade da terra, ma anche appendiabiti, portaombrelli, posacenere e addirittura dei poggiapiedi. E di questi accessori in grandi quantità, considerando che il lotto è stato aggiudicato per oltre un milione di euro.

La «lista delle spese», però, non finisce qui. Un lotto specifico è dedicato nientemeno che ad «arredi per salotti, zone di socializzazione e relax». E allora ecco la richiesta di tavoli tondi alti, tavolini più piccoli, un divano ad angolo (per il quale nel capitolato tecnico c’è uno schizzo fatto a mano su un foglio a quadretti), divanetti e spazi riunioni. La spesa complessiva? Un milione e 994 mila euro. Ed è curioso considerando che il valore totale iniziale stimato dell’appalto era di un milione e 813 mila euro. In pratica, invece che andare al ribasso, il ruolo di rappresentanza politica più importante del continente ha deciso di spendere più del previsto. Bene così.

Ci sono, però, ancora due lotti che spiccano nel lungo elenco. Il primo riguarda specificatamente «mobili di lusso». E anche qui si trova un po’ di tutto, dai tavoli alle poltrone, passando per sedie, tavoli in vetro e finanche «tappeti da m. 1,7 x 2,4»... E se qualcuno dovesse avere richieste ancora più particolari? Niente paura. C’è sempre il lotto riguardante la progettazione e la realizzazione di «mobili su misura» per oltre 2 milioni di euro. Parlamento in crisi di credibilità, ma impeccabile nel look.

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