Benvenuto Brunello: celebriamo insieme il vino più famoso d'Italia
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Benvenuto Brunello: celebriamo insieme il vino più famoso d'Italia

È in corso la trentunesima edizione di Benvenuto Brunello, la presentazione e la celebrazione del vino più contemplato, amato e riverito: il Brunello di Montalcino. Campione di notorietà in Italia, conosciuto da 2 consumatori su 3, sul podio davanti al Chianti Docg e al Prosecco DOC.

Nei primi 9 mesi di quest’anno sono state vendute complessivamente quasi 7 milioni di bottiglie di Brunello di Montalcino che debutta in questi giorni con le nuove annate. Nove giornate di degustazioni con 137 cantine pronte a tenere a battesimo il Brunello 2018, la Riserva 2017 e il Rosso di Montalcino 2021. Dopo un 2021 da record, la 2016 prosegue la propria corsa in buona parte con una Riserva ormai in esaurimento: sono infatti circa 536.000 le bottiglie ancora da commercializzare, che rappresentano il 5% rispetto al totale prodotto – e già venduto – di un millesimo tra i più premiati nella storia di Montalcino. Bene anche la 2017, che con Benvenuto Brunello per la prima volta a novembre ha reso necessario un cospicuo anticipo delle fascette consegnate già nel 2021 (3,1 milioni). La nuova annata commerciale, che sconta una produzione nettamente inferiore a quella precedente (l’equivalente di circa 2 milioni di bottiglie in meno), in soli 4 mesi ha già immesso sul mercato il 60% della propria consistenza iniziale rispetto al 53% nel pari periodo dello scorso anno. Secondo il nuovo Osservatorio prezzi del Consorzio, il valore medio del vino principe della Toscana ha già cominciato a crescere in modo significativo nel 2021 (+8%) e ha registrato un ulteriore incremento del prezzo medio nel primo trimestre di quest’anno.

In un momento così diffcile e in una congiuntura particolare il Brunello dimostra come la qualità sia sempre più premiata e ricercata e nel mondo ci sarà sempre chi è disposto a spendere per potersi godere un momento di puro piacere. Le aziende che meritano una visita per la loro bellezza e per i loro vini sono:

Costanti

La splendida villa quattrocentesca del «Colle al Matrichese» fu la residenza della famiglia Costanti, patrizi senesi conosciuti per le epiche vicende che portarono alla creazione della Repubblica di Siena in terra ilcinese nell'anno 1555; infatti risultano tra le 242 famiglie senesi che il 21 aprile di quell'anno, insieme a 435 famiglie del popolo, si rivolsero verso Montalcino insofferenti dell'incombente dominio della guelfa Firenze, nella speranza di erigere un'ultima roccaforte dell'indipendenza senese. Qui l’importante storia la porta avanti con grande merito dal 1983 Andrea Costanti, che dai dieci ettari di vigneto ricava 60.000 bottiglie bramate da tutto il mondo per la loro cifra stilistica tradizionale ma al tempo stesso così elegante da rendere ogni bottiglia un’opera d’arte.

Madonna Nera

«La Madonna» è il nome antico di questi terreni collinosi, avvolti in un paesaggio incantato, otto ettari coccolati dal 2006 dalle sorelle Borgogni sotto la guida prima dell’enologo Carlo Ferrini, uno dei maggiori esperti di sangiovese, e ora con la collaborazione del celebre enologo Paolo Caciorgna.

Tra il verde del mirto, il bianco delle rose e l’azzurro della lavanda, sorgono tre edifici di pietra bionda locale: la casa padronale, un antico torrione che fa la guardia da secoli al lato nord-est della proprietà ed una dépandance con un grande terrazzo, con vista sul paradiso terrestre, dedicata alla degustazione dei loro vini: il Brunello, il rosso di Montalcino, la riserva e il super Tuscan Igt il Madonna Nera , frutto di un blend di Sangiovese (60%), Merlot (30%) e Cabernet Sauvignon (10%). Il Madonna Nera è stato selezionato per deliziare le tavole del G8 dell’Aquila, un prestigioso biglietto da visita per questa piccola azienda al femminile che punta davvero sulla qualità. Ne sentiremo parlare, le loro bottiglie attendono di scalare le classifiche per conquistare la vetta che meritano.

Canalicchio di Sopra

La prima bottiglia di Brunello di Montalcino «Canalicchio di Sopra» viene prodotta nel 1966 da Primo Pacenti che con intraprendenza e coraggio ha creduto in questa impresa. Nel 1967 Canalicchio di Sopra è uno dei 12 marchi fondatori del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Sessanta ettari di terreno nel versante nord est della collina di Montalcino di cui 19 coltivati a vigneto, all’interno di un contesto ricco di biodiversità, bellezza paesaggistica e patrimonio Unesco dal 2004: è questo il cuore pulsante di Canalicchio di Sopra oggi.

Dal 2001 i nipoti Francesco, Marco e Simonetta Ripaccioli portano avanti il sogno del nonno valorizzando il territorio e raccontandolo attraverso i loro cru che regalano bottiglie pluripremiate.

Quella del Brunello è una bella storia che fa bene al nostro Paese, nata dalla passione di uomini e donne che, ora come allora, lavorano instancabilmente per regalare a tutto il mondo un calice di paradiso.

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Federico Minghi