App di dating: una donna su due è vittima di contenuti espliciti non desiderati
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App di dating: una donna su due è vittima di contenuti espliciti non desiderati

A quasi 10 anni dalla loro comparsa le app di dating creano parecchia frustrazione, ma sono utilizzate in modo assiduo.

Le applicazioni di dating, quelle che si usano per trovare un partner in rete con il quale condividere un'uscita ma anche usate con l'idea di trovare il principe azzurro o la moglie perfetta, non funzionano. A quasi dieci anni di distanza dalla loro ascesa questi servizi mostrano aspetti tutt'altro che lusinghieri.

Secondo una recente ricerca condotta a livello europeo da YouGov per Once, una delle principali applicazioni di dating, l'83% di chi le usa dichiara di non essere soddisfatto della propria esperienza. I tre principali aspetti indesiderati nell'usare un'app di incontri vedono, nell'ordine: la scarsità di profili in linea con il proprio (per il 31% dei rispondenti), l'aumentata aggressività nello scambio dei messaggi (21%) e il rischio di essere ingannati più facilmente (39%).

La situazione frustrante sembra emergere con forza anche in Italia dove la metà delle donne tra i 18 e i 35 anni (il 51%) confessa di aver ricevuto contenuti espliciti non richiesti, tra cui foto di nudo o di natura sessuale. Solo il 28% dell'utenza maschile afferma di essere stato esposto a questo tipo di contenuti.

Non solo, il 45% delle donne italiane under 35 dichiara di essere stata oggetto di messaggi aggressivi (insulti o minacce) nella propria esperienza con le tradizionali app di dating. Una situazione che sembra riguardare molto meno gli uomini, la cui percentuale si ferma appena al 16%.

«Siamo rimasti molto sorpresi dai risultati dell'indagine – afferma Clémentine Lalande, CEO di Once – questo significa che c'è qualcosa di profondamente sbagliato nel modo in cui i grandi player del mercato considerano il dating oggi. Le app di incontri dovrebbero garantire felicità in particolar modo ai giovani, invece generano in loro frustrazione su tutta la linea».

Nonostante si registrino questi fenomeni di insoddisfazione, gli italiani sono degli assidui utilizzatori, il 55% degli intervistati ha dichiarato infatti di spendere fino a 2 ore al giorno in cerca di profili o chattando con l'app. Di converso siamo velocissimi a scartare i profili che non ci piacciono: il 30% sceglie se scartare un potenziale partner tra i 5 e i 10 secondi di tempo, ma uno su dieci confessa di impiegare anche meno di 2 secondi.

Eppure, secondo uno studio dell'Imperial College di Londra nel 2037, fra meno di vent'anni, la metà delle nascite sarà il risultato di un incontro fatto su un sito o un'app di dating.

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Mark Perna

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