bombardiere usa
(Northrop grumman)
Difesa e Aerospazio

La corsa Usa continua: ecco il primo bombardiere di sesta generazione, il B-21 Raider

Sarà presentato il 2 dicembre il nuovo gioiello della Northrop grumman

La vera forma del primo velivolo da combattimento di sesta generazione al mondo sarà svelata il due dicembre prossimo presso gli stabilimenti Usaf Plant 41 della Northrop-Grumman, a Palmdale, in California. Lo chiameranno T1-001, ma altro non è che il bombardiere B-21 Raider, destinato a equipaggiare subito – ovviamente dopo i collaudi – i reparti della Ellsworth Air Force Base, nel Sud Dakota. Il fatto è importante perché con questo nuovo sistema d’arma aerea gli Usa staccano per tecnologia e prontezza Cina e Russia, accelerando lo schieramento dei nuovi bombardieri senza passare dalla fase di preproduzione.

Le capacità del B-21 consistono in una migliorata funzione antiradar, nell'uso di un'architettura a sistema aperto che può evolvere secondo le necessità e l'inclusione delle tecnologie Jadc2 (da Joint All-Domain Command and Control), ovvero la seconda generazione dei sistemi di comunicazione che consentono all’aeroplano di condividere le informazioni con tutte le altre piattaforme da combattimento, rendendolo operabile su ogni dominio, quindi dall’aiuto alle operazioni navali fino a quelle spaziali. Perché voli, ad oggi mancano soltanto le prove di attivazione dei sistemi, la conclusione dei test a terra sui motori e parte della verniciatura. Dopo la presentazione in mostra statica, il primo volo del B-21 avverrà alla base aeronautica di Edwards in California, dove si svolgeranno ulteriori prove di volo la cui data tuttavia non è ancora programmata, anche se fonti interne parlano della metà del 2023. Il nome Raider fu annunciato nel 2016 dall'allora segretario dell'Usaf Deborah Lee James, la quale annunciò che il B-21 sarebbe stato chiamato "Raider", letteralmente “Predone” insieme al tenente colonnello Dick Cole, l'ultimo aviatore sopravvissuto tra i piloti del colonnello Jimmy Doolittle, appunto i “Doolittle Raiders”, noti per il loro attacco a sorpresa contro il Giappone il 18 aprile 1942, evento che costrinse i giapponesi a richiamare le forze di combattimento per la difesa interna e che sollevò il morale tra gli americani in quanto reazione all’attacco contro Pearl Harbor. Ad oggi l’Usaf ha annunciato l'intenzione di acquisire almeno cento esemplari di questo velivolo, con la possibilità di estendere la commessa ad altri cento. Oltre ai reparti volo di Ellsworth, South Dakota, il B-21 sarà schierato a Colorante, in Texas e a Whiteman, nel Missouri. La Difesa Usa ha grande necessità di un bombardiere innovativo e moderno, in quanto a oggi si calcola che solo il 10% dei velivoli disponibili sarebbe in grado di penetrare le difese aeree nemiche avanzate. Questo poiché Russia e Cina hanno continuato a investire in tecnologie sofisticate e nuove piattaforme dalla portata estesa; dunque, è fondamentale per scoraggiare potenziali avversarie e rassicurare gli alleati. Non a caso il tenente generale dell'aeronautica David Deptula, oggi in pensione, ha dichiarato: “Il B-21 fornirà il tipo di carico utile, portata e penetrabilità che la nostra attuale forza di B-1, B-52 e B-2, non può raggiungere.

Per seguire l’evento: B-21 Raider - Northrop Grumman

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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