Il valore di un abito 
non si ferma al suo
consumo
Moda

Il valore di un abito non si ferma al suo consumo

Intessuta con i fili di una storia centenaria, Eurojersey è una realtà italiana che fonde principi di qualità a elementi di sostenibilità, rinnegando i fenomeni d’acquisto usa e getta a favore della riscoperta della durevolezza di prodotto.

Una propulsione supersonica ha spostato il modo di vestire su un binario ad alta velocità, dove il tutto e subito ha perso quella connotazione di vizio, di maleducata impazienza, per adottare un valore di pseudo-democraticità che permette a chiunque di avere qualsiasi cosa. In un’ottica di acquisto a oltranza, nella piattezza temporale di un presente usa e getta, realtà storiche legate alla lentezza della qualità si battono per riaffermare il valore al di sopra del consumo, il costo oltre il prezzo, crociati di un abbigliamento che non guarda alla forma, ma alla materia.

Eurojersey è un’istituzione italiana che dal 1960 sviluppa un’etica del tessuto, che investe la produzione del titolo di forma d’arte, incurante dei dettami del mercato, ma attenta più che mai ai bisogni della società, proponendo tessuti tecnici indemagliabili che dalla tessitura alla tintoria, dal finissaggio alla stampa, nascono e si completano in un unico impianto integrato.

Andrea Crespi, direttore generale di Eurojersey, volge i riflettori sui retroscena di un’impresa il cui heritage è da sempre proiettato in una dimensione di progresso e consapevolezza, parlando di moda, prodotto e sostenibilità con parole inedite e incredibilmente necessarie. «I nostri valori portanti arrivano dal passato, ma presentano un’accezione attuale e radicata nelle necessità del presente. Storia e tecnologia non sono realtà antitetiche come si è portati a pensare, ma sono elementi imprescindibili per ogni azienda, artigiano e imprenditore che ambisca a far bene il proprio mestiere» spiega, continuando: «Siamo nati e rimasti su suolo nazionale con l’intenzione di sviluppare l’immenso capitale umano che il nostro Paese offre, rendendo colonna portante della nostra produzione un senso di rispetto verso la dimensione sociale del prodotto».

Una sostenibilità che parte dall’uomo ma che si rivolge anche alla terra, confermando l’heritage di un’azienda che sin dalla sua fondazione ha compreso l’importanza delle tematiche ambientali rendendole parte della trama dei propri tessuti. «Troppo spesso citare il termine sostenibilità è diventato uno strumento di green-washing, un dilapidare senza misura quello che è invece un obbligo cui tutti dovremmo adempiere. Impariamo a parlare di impatto, di autogenerazione, giochiamo una partita contro noi stessi per capire il peso del nostro modo di vivere sulla salute del pianeta» interviene Crespi: «L’impatto zero è un’utopia, di conseguenza focalizziamoci su una riduzione sempre più consistente, prestando attenzione anche al capitale sociale e offrendo ai lavoratori le migliori opportunità possibili. Questo è il punto di partenza per un nuovo domani».

Principale partner della mostra Settecento!, attualmente esposta a Palazzo Morando a Milano, Eurojersey collabora con la Fondazione Amichae nel raccontare una storia di heritage e qualità, attraverso un percorso di richiami e influenze che mostrano come la moda sia sempre e comunque un circolo virtuoso che torna su se stesso. Numerosi abiti d’epoca e perfettamente conservati sono stati donati al museo con l’intento di attrarre le nuove generazioni verso un concetto di moda capace di trascendere il tempo per sfociare nell’eternità del capolavoro, una verità che Laura Colnaghi Calissoni, presidente dell’associazione e presidente del gruppo Carvico, definisce come imprescindibile. «Dare visibilità al patrimonio manifatturiero italiano è essenziale per far comprendere la confluenza storico-politica e sociale che porta alla realizzazione degli abiti. Un vestito non è mai solo tale, ma è il risultato di un processo di fioritura ideologica che sboccia anche nel campo tessile. Poter mettere in scena questi confronti tra passato e presente è essenziale alla comprensione del fenomeno della moda contemporanea».

Unendosi per risvegliare la coscienza collettiva per conoscere ciò che si indossa, Eurojersey e Amichae raccontano l’heritage e l’artigianalità con la passione di chi crede in un ideale, con la strenua consapevolezza che il cambiamento è possibile solo se veicolato dalla forza della bellezza. nriproduzione riservata

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Redazione Panorama