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3 libri per cominciare bene il 2016

Un’antologia di fumetti indipendenti, un classico di Carver e una bella biografia: tre titoli per iniziare bene il nuovo anno

'Cattedrale', di Raymond Carver

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Uno dei capolavori dello scrittore statunitense è certamente questa raccolta di racconti che ha ormai oltre trent’anni di vita, ma che sa ancora parlare con discrezione alla parte più intima dei lettori. Sono storie di vita quotidiana, in cui i protagonisti sono persone comuni alle prese con i dolori e le piccole illuminazioni che ognuno affronta nel corso della propria esistenza. Situazioni che possono apparire banali e semplici, eppure dense di significato e profondità. Una celebrazione e allo stesso tempo un onesto e chiaro ritratto dell’essere umano contemporaneo.

Cattedrale
di Raymond Carver
(Einaudi)
226

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'Gnam', A.A. V.V. a cura di Maurizio Ceccato

b-comics-gnamGnamIFIX Editore

Si tratta del secondo volume antologico firmato da B Comics (il precedente era intitolato Crack) e curato da Maurizio Ceccato, contentente una piccola e interessante vetrina dell’attuale panorama fumettistico indipendente italiano. Undici storie di altrettanti giovani autori nostrani, tutte incentrate attorno al tema del cibo in varie declinazioni. Stili molto diversi tra loro narrano situazioni surreali, provocatorie, grottesche, ma anche molto suggestive. I nomi coinvolti sono Francesco Caporale, Cammello, Emanuele Giacopetti, Roberto Grossi, Maurizio Lacavalla, Mattia Moro, Lorenzo Mo’, Emanuele Racca, Margherita Morotti, Simone Pace, Cecilia Valagussa e Spugna.

Gnam
a cura di Maurizio Ceccato
(IFIX Editore)
152 pagine

(Si può acquistare sul sito ufficiale B Comics)

'Finalmente ho perso tutto', di Giulio Tampalini e Marcello Tellini

finalmente-ho-perso-tutto-infinitoFinalmente ho perso tuttoInfinito

Giulio Tampalini è uno dei più conosciuti e talentuosi chitarristi classici d’Europa. I suoi dischi e i suoi concerti riscuotono notevole successo in campo internazionale. Ma come sempre, ciò che rende grande un musicista non è solo la musica che fa, ma anche, nel bene e nel male, la sua vita di uomo. In questo volume Tampalini ci racconta, con leggerezza e simpatia, il suo percorso personale e professionale, rivelando come una giovane promessa del calcio giovanile, da cui ci si aspettava grandi cose tra i campi da gioco, sia potuto diventare invece uno dei migliori musicisti in circolazione.

Finalmente ho perso tutto
di Giulio Tampalini e Marcello Tellini
(Infinito)
144 pagine

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Andrea Bressa