La Spagna risponde alla Germania, 2-0 alla Francia: è semifinale
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La Spagna risponde alla Germania, 2-0 alla Francia: è semifinale

I francesi dimenticano il cuore a casa, gli spagnoli affronteranno ora il Portogallo di Cristiano Ronaldo

La formazione di Del Bosque conferma i pronostici e supera la Francia di Blanc per 2-0. Mattatore della serata Xabi Alonso che con una doppietta condanna i transalpini e lancia ufficialmente la sfida spagnola ai tedeschi.

Un trionfo a mani basse, una vittoria che nasce dal non gioco della Francia, troppo timida e abulica per impensierire la nazionale campione del mondo in carica. Al 19' gli spagnoli sono già in vantaggio grazie a Xabi Alonso che mette in rete di testa il cross di Jordi Alba, transalpini impotenti con uno schema tattico che non neutralizza il possesso palla spagnolo. E' lo stile Barça, fraseggi infiniti frutto di una tecnica che i francesi non riescono ad arginare. Nel primo tempo Casillas dorme sonni tranquilli, l'unico intervento è sulla punizione di Cabaye messa in angolo. Blanc le prova tutte, mette in campo Menez e Nasri, togliendo Debuchy e Malouda, ma il risultato non cambia. La Spagna è superiore in tutti i reparti, fraseggia, crea. Del Bosque risponde al collega della panchina mettendo in campo Pedro per Silva e Torres per Fabregas. Anche l'ingresso di Giroud al posto di M'Vila non cambia la storia e gli iberici raddoppiano, ancora con il centrocampista del Real Madrid abile a mettere a rete il 2-0 in pieno recupero dal dischetto.

La Spagna affronterà in semifinale il Portogallo, una sfida interessante che ripropone tutti gli attriti della Liga: da una parte madridisti e catalani insieme, dall'altra Cristiano Ronaldo, partito male nelle prime uscite ma attualmente capocannoniere del torneo. La Francia esce di scena confermando le perplessità della vigilia: squadra svogliata, disunita, incapace di far rednere a dovere singoli come Benzema e Ribery, soffocati dallo strapotere tattico e tecnico degli spagnoli. Gli uomini di Del Bosque si confermano realtà collaudata del calcio mondiale, lo scoglio principale si chiama sempre Germania, come nel 2008. In attesa delle altre due semifinali il pubblico esce dallo stadio di Donetsk con una certezza: la sfida per il trofeo sarà probabilmente una riproposizione della finale di quattro anni fa.

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Matteo Politanò