Delio Rossi elogia il pubblico e apre a Palombo: “Non chiudo la porta a nessuno”

Il neo tecnico blucerchiato ricorda il giorno della retrocessione blucerchiata quando era sulla panchina del Palermo “sono rimasto molto colpito dai 20 mila tifosi blucerchiati” e riapre a Palombo: “E’ un tesserato come gli altri, non chiudo le porte a …Leggi tutto

Il neo tecnico blucerchiato ricorda il giorno della retrocessione blucerchiata quando era sulla panchina del Palermo “sono rimasto molto colpito dai 20 mila tifosi blucerchiati” e riapre a Palombo: “E’ un tesserato come gli altri, non chiudo le porte a nessuno”. Il tecnico torna anche sull’episodio con Ljaijc e scherza: “Ho chiesto scusa, se bastasse dare schiaffi per cambiare le cose ho dimostrato di poterlo fare”

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La Sampdoria volta pagina e riparte da Delio Rossi. L’ex allenatore di Lazio, Palermo e Fiorentina è stato presentato oggi a Genova insieme al nuovo ds Carlo Osti che prende il posto del dimissionario Pasquale Sensibile. La conferenza si apre con l’intervento telefonico di Edoardo Garrone: ”Mi dispiace non essere stato presente ma c’era il consiglio di amministrazione della Erg. Ci tenevo a ringraziare chi ci lascia, Ciro Ferrara, Pasquale Sensibile e i loro collaboratori per le doti umane e professionali. E’ stata una scelta dolorosa ma ho ritenuto che fosse il momento di voltare pagina soprattuto per motivi tecnici e valutazioni sulla squadra. Auguro a loro le migliori soddisfazioni per il futuro perché credo se lo meritino. Ora si volta pagina e il mio pensiero va a chi viene, a Delio Rossi e Carlo Osti. Il mister non ha bisogno di presentazioni, noi abbiamo tanti giovani di potenziale che hanno bisogno di crescere e sono convinto che il mister potrà fare molto bene. Carlo Osti è una persona da Sampdoria, molto silenziosa ma con grande esperienza. Sono convinto che insieme a noi potrà fare bene, ci sarà tanto da fare. E’ un momento delicato ma voglio augurare a tutti buon lavoro”.

La parola passa poi a Delio Rossi che parla subito del famoso saluto ai tifosi blucerchiati dopo la finale di coppa Italia: “Per me è stato normale. I tifosi avevano sostenuto la squadra e avevano perso ai rigori, io avevo vinto. Lo avrei fatto con qualsiasi altra squadra, non penso sia stato un gesto eclatante”. Rossi è sereno, scherza sui punti Erg “devo chiederli al presidente Garrone” e poi parla del passato, di tutte le volte in cui è stato accostato alla Sampdoria. “Sono stato accostato alla Samp molte volte ma mi hanno chiamato ieri mattina. Ho avuto diverse possibilità ma appena mi ha cercato la Samp ho detto subito si, tanto che non ho ancora firmato il contratto. Mi hanno subito convinto le persone, Rinaldo Sagramola con cui ho già lavorato a Palermo me ne ha parlato un gran bene. Un’altra cosa che mi è rimasta impressa, più del saluto della coppa Italia, è stato il giorno della retrocessione della Samp quando ero con il mio Palermo. Vedere 20 mila persone applaudire mi ha fatto desiderare di arrivare qui un giorno. Spero di essere all’altezza di questo pubblico.”

Si parla anche del fattaccio con Liajic ai tempi della Fiorentina: “E’ stato eclatante ma per me la storia era finita un attimo dopo. Ho chiesto scusa a tutti e terrò sempre un bel ricordo dell’esperienza di Firenze perché mi sono trovato bene. Ad ogni modo se bastasse dare schiaffi ho dimostrato di essere capace”. Una battuta, per poi tornare serio e parlare della sua nuova squadra. “E’ difficile dare giudizi dalla televisione. Quando subentri in corsa non tutte le squadre hanno gli stessi problemi, dovrò valutare con i giocatori. Posso testarle solo lavorando. Io posso parlare quanto voglio ma alla fine la risposta vera arriva dal campo e tutto il resto è fantasia. Entrando in corsa ed avendo firmato solo per sei mesi, premettendo che sono uno che non cambia tropo spesso società, non vuol dire che io sia un riparatore. Sono un allenatore di calcio, non devo allenare i giornalisti e i tifosi ma la squadra. A me piace lavorare con i giovani di qualità, con gente che si vuole mettere in discussione. Penso che questa sia una filosofia della società che mi trova d’accordo. Lavorare non mi spaventa però non ho la bacchetta magica”.

Poi tocca a Carlo Osti che conferma: “Sono stato contattato ieri mattina. Non abbiamo ancora avuto possibilità di parlare di mercato ma cercheremo di capire quali sono le problematiche. A gennaio sicuramente interverremo, compatibilmente con le disponibilità della società sceglieremo dove intervenire. A gennaio solitamente ci sono meno risorse, c’è da dire che rispetto al passato c’è una maggiore incertezza nella lotta per non retrocedere. Molte squadre che non pensavano di trovarsi in una situazione delicata ora sono costrette ad intervenire”. Il tema diventa poi il trittico di partite difficili che aspettano la Samp: Lazio, Juventus e Milan. Delio Rossi insiste: “Non so neppure il calendario, ripeto che sono stato contattato ieri”. Difficile credergli. “Sono partito da Roma, abito vicino al centro tecnico di Formello e andando via ho pensato a come è strano il destino. Domenica affronteremo proprio la Lazio ma voglio fare un passo alla volta e prima di tutto conoscere i miei giocatori”. Argomento Palombo: “Palombo ha un contratto ed è in rosa, se lo riterrò idoneo giocherà, un discorso che vale per tutti. La società non mi ha dato il veto per nessuno, è normale che con un nuovo tecnico ripartano tutti alla pari”. Del modulo non si parla: “Non ho idea di cosa fare, l’importante non è avere un modulo prefissato ma capire come valorizzare gli interpreti”.

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Matteo Politanò