Cosa sta succedendo in Ucraina
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Cosa sta succedendo in Ucraina

Edifici occupati da milizie mascherate, lotte a colpi di sassi e uova. L'est del paese è in balia di proteste filorusse, ma Putin dice di non saperne nulla. Ecco perché.

In una decina di città ucraine (nell’est del paese, la zona più vicina al confine russo) gli edifici governativi sono stati occupati da filorussi. Qui ne trovate una mappa aggiornata, a cura della Bbc.

Si ripete ciò che è successo in Crimea? La situazione è simile, ma le cose stanno andando diversamente: gli uomini che avevano occupato le strutture chiave in Crimea non avevano distintivo, ma erano giovani ben addestrati equipaggiati secondo lo standard dell’esercito russo (il noto Ratnik kit ). I protagonisti di questi giorni sono uomini più anziani, che vestono mimetiche non coordinate e usano armi più datate. Per di più, in diverse città si è trattato più di una rivolta che di un blitz militare: mentre a Mariupol il municipio veniva preso da milizie mascherate, a Zaporizhzhya i filorussi e i loro avversari si combattevano uno scontro a colpi di farina, latte e uova . A Horlivka, come si vede dal video qui sotto, il quartier generale della polizia è stato occupato a suon di pietre, lanci di sedie, petardi.

 

Quando i manifestanti hanno preso possesso dell’edificio, a Horlivka, è successo un episodio interessante: un uomo in mimetica verde chiaro ha preso il controllo della situazione. E mentre il vice capo della polizia veniva ammanettato e spedito a Donetsk (la città del presidente deposto Viktor Yanukovych), lui metteva in riga gli agenti e si qualificava come tenente colonnello dell’esercito russo.

 

Putin ne sa qualcosa? Ovviamente no. In una telefonata con il presidente americano Barack Obama, nella notte di lunedì, ha detto che il coinvolgimento di agenti russi nelle rivolte è “una speculazione basata su fonti inaffidabili”. Non è una novità. Come è già successo in Crimea, Putin segue una strategia precisa: la maskirovka, ovvero l’arte dell’inganno, di muoversi in silenzio, senza che il nemico possa capire che cosa stia davvero succedendo. È quello che è successo a inizio marzo, quando militari armati, disciplinati e silenziosi, hanno preso possesso degli edifici governativi e degli aeroporti in Crimea. Avevano armi russe, veicoli con targa russa, uniformi russe (senza distintivi), ma per Putin si trattava di un’armata di «volontari locali».

Non che si possa contare sull'esercito ucraino. In questo video, un carro armato ucraino viene fermato vicino a Donetsk da gente del posto (che urla: "Ma a chi pensate di sparare con questo?").

 

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Marco Pedersini

Giornalista. Si occupa di esteri. Talvolta di musica. 

Journalist. Based in Milan. Reporting on foreign affairs (and music, too). 

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