Wiko WIM e WIM Lite arrivano in Italia: sfida agli Android cinesi
La casa francese porta sul mercato un dual camera e un low-price a prezzi in linea con i modelli principali di fascia media. Ecco come sono fatti
Li avevamo visti all'anteprima del Mobile World Congress di Barcellona e adesso i Wiko WIM sbarcano in Italia.
Dopo anni di leggero anonimato, per un design non così riconoscibile in mezzo alla folta giungla di smartphone Android, la compagnia francese sforna due smartphone interessanti, con un'anima finalmente propria e un comparto hardware-software niente male.
Il giusto compromesso
Si parla di dispositivi dalla buona costruzione estetica, colorati e pensati soprattutto per un pubblico di giovani. Non a caso l'idea è quella di rubare fette di utenti a compagnie come Huawei, OnePlus e Honor, che nel tempo hanno imparato a soddisfare le esigenze del consumatore medio, senza prosciugarli il portafoglio. Anche in questo caso il prezzo è concorrenziale e assolutamente in linea con ciò che si trova nei negozi.
Wiko WIM | Wiko WIM Lite | ||
Sistema | Android 7 Nougat | Android 7 Nougat | |
Display | AMOLED 5.5" | IPS 5" | |
Risoluzione | Full HD | Full HD | |
CPU | Snapdragon 626 Octa-Core 2,2 GHz | Snapdragon 435 Octa-Core 1,4 GHz | |
RAM | 4GB | 3 GB | |
Memoria | 64GB espandibile | 32GB espandibile | |
Fotocamere | 13 MP+13MP 16 MP | 13 MP 16 MP | |
Connettività | LTE Cat. 6 Wi-Fi 802.11n Bluetooth NFC | LTE Cat. 6 Wi-Fi 802.11n Bluetooth NFC | |
Batteria e prezzo | 3.200 mAh 399 euro | 3.000 mAh 199 euro |
WIM e WIM Lite
I due nuovi arrivati non condividono praticamente nulla sotto la scocca. Il modello principale ha uno schermo da 5,5 pollici mentre il Lite da 5; il processore è uno Snapdragon 626 nel primo caso, 435 nel secondo; la RAM da 4GB e 3GB; la memoria interna da 64GB e 32GB e la batteria da 3.200 mAh e 3.000 mAh.
Ma la differenza sostanziale sta nel reparto fotografico. Il WIM vanta due sensori da 16 Megapixel, capaci anche di girare video in 4K. Il lite ne ha solo uno da 13 MP ma la stessa fotocamera frontale del fratello maggiore da 16 Megapixel, per selfie davvero d'autore. Dietro allo sviluppo del modulo fotografico c'è la consulenza di DxOMark, l'ente che certifica la qualità delle fotocamere mobili e che ha già collaborato con OnePlus per la realizzazione di OnePlus 5.
Qualità in foto
Il risultato, dicono dal team italiano di Wiko, è un’immagine più accurata, sia in termini di luminosità, sia per ciò che riguarda nitidezza e gamma dinamica. Giova a questo proposito la presenza a bordo di tutta una serie di risorse (hardware e software) molto mirate: si va dalla tecnologia Clear Sight Technology di Qualcomm (che si occupa proprio di elaborare la doppia immagine prodotta dalla fotocamera posteriore) agli strumenti di ottimizzazione realizzati da DxO, dallo stabilizzitaore ottico all’auto-zoom alle varie opzioni per lo scatto creativo (panoramica, video in 4K, slow motion, time-lapse).
Dedicato ai nativi digitali
Con l’uscita del WIM, ufficialmente nei negozi da fine luglio (il Lite invece lo trovate già), Wiko conta di intercettare le attenzioni dei cosiddetti nativi digitali, gli utenti nati e cresciuti all'indomani della nascita di Internet. Spiega a Panorama.ItPetra Ventura, Marketing Director per il sud Europa di Wiko: “A questa frangia di consumatori, sempre piuttosto informata sui migliori prodotti in circolazione, vogliamo ribadire il nostro impegno verso le produzioni di qualità. Wiko è cresciuta nel tempo: oltre ai prodotti entry level, per i quali siamo ormai ampiamenti riconosciuti sul mercato, possiamo offrire device di fascia media con caratteristiche di eccellenza. Il nuovo WIM, con le sue caratteristiche di pregio, soprattutto sul lato fotografico, ne è una dimostrazione”.
L’obiettivo a medio termine è ovviamente quello di aumentare la presenza sul mercato e soprattutto i profitti. "Difficile pensare di poter superare i marchi che ci precedono (Wiko è attualmente la quarta forza del mercato dietro Samsung, Huawei, Apple) ma di certo possiamo migliorare i nostri risultati grazie a un lavoro sempre più accurato sullo sviluppo dei prodotti. Le sinergie che stiamo sviluppando con Qualcomm e la collaborazione con gli esperti di DxO nel mondo della fotografia rappresentano in questo senso un plus che poche realtà oggi possono offrire".