"Capri, isola, roccia natura e bellezza. Selvaggia, azzurra, ammaliatrice incantata.."
Da Capri a Sorrento tutto il fascino della Campania tra storia, cucina tradizione e lusso. Un mix che rende indimenticabile il soggiorno in queste due mete dove l'estate non è ancora finita
Capri, un'isola al femminile la cui bellezza riuscì a stregare i greci che la chiamarono “l’isola delle sirene”, è che nel primo dopoguerra con l'arrivo di un turismo di élite è riuscita ad affermarsi come una delle mete turistiche più ambite da visitare. Dalla piazzetta che rappresenta il cuore di Capri: luogo perfetto per incontrare personaggi famosi, partono tutte le vie della cittadina, dove ci sono le boutique alla moda, come nella celebre Via Camerelle. Mentre a 15 minuti dal centro si trova Anacapri, che è il comune più esteso dell’isola, caratterizzato da viali fioriti di bouganville, e da dove si può raggiungere il Monte Solaro. Tra i luoghi più suggestivi della "regina rocciosa" c'è la Grotta Azzurra e il faro di Punta Carena.L’imperatore Tiberio che sull’isola aveva una grande villa fece infatti costruire un passaggio diretto dalla villa alla grotta per potervisi recare. Da non perdere anche la visita nei giardini di Augusto da dove è possibile vedere i faraglioni.
Per chi non è mai stato a Capri che vista dal mare ha le fattezze di una donna distesa sulla superficie dell'acqua è impossibile non soggiornare a Villa Marina, un hotel che affaccia sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio e dove sembra di essere sospesi nel tempo quando l'isola era frequentata da artisti, scrittori e poeti.
La Storia di Villa Marina ha radici lontane
Villa Marina è una classica villa mediterranea costruita nel 1915 fino a quando la proprietaria Carmì e i suoi tre figli hanno deciso di trasformarla in hotel: una scelta naturale considerata l’inclinazione all’accoglienza della famiglia, la bellezza del luogo, il pregio architettonico della struttura, ed il rigoglioso e curatissimo giardino mediterraneo di oltre 3000mq.
Donne di successo
Un “intreccio” di donne si sono susseguite nel corso del tempo a Villa Marina che con la loro determinazione e forza hanno portato avanti un’ospitalità tutta caprese, la stessa che determinò nei primi del 900’, l’economia dell’isola.“Una casa”, come continuano a chiamare Villa Marina, che cura in ogni dettaglio, dalle camere dedicate a 21 personaggi che hanno vissuto a Capri (Neruda, Gracie Fields, Prampolini, Depero, Malaparte e altri), ai giardini panoramici sul mare.
La Spa ed il ristorante Ziqù
Villa Marina è un luogo di grande energia ma anche di sano relax.La Spa, “Stai” è in un’ambiente elegante arricchito da materiali naturali come la pietra e il marmo, mentre il ristorante Ziqù è uno dei punti di forza di Villa Marina. La struttura si trova sotto un pergolato elegante e raffinato, con una suggestiva vista sul mare, dove le specialità della tradizione locale vengono rivisitate in chiave contemporanea, dalla creatività dello Chef friulano, di adozione caprese, Manuele Cataruzza.La materia prima è di altissima qualità dalle verdure eccellenti, alle erbe aromatiche e al miele in favo. Terra e mare si avvicendano, insieme ai pomodori, alla mozzarella, ai limoni, alle spezie tipiche dell’isola di Capri. Il pesce è il protagonista nelle cucine affacciate sul mare.
Me se Capri resta un'esperienza indimenticabile giungere a Sorrento è un po' come tornare a casa perché si viene accolti da una cultura fatta di sapori tradizioni e bellezza che difficilmente è possibile ritrovare in altri luoghi con questa armonia. A Sorrento il centro storico è la culla del suo passato: dalla piazza principale alle strade è possibile leggere le tracce della storia che ne ha costruito l'identità. La cittadina fu una delle mete del Grand Tour, il viaggio compiuto in vari paesi europei, tra Settecento e Ottocento, dai giovani aristocratici, che così completavano la loro formazione culturale. Da Piazza Tasso intitolata allo scrittore Torquato Tasso, nato a Sorrento fino a perdersi nei vicoli ammirando i grandi edifici storici e le botteghe di un tempo ai Bagni della Regina, Sorrento non finisce mai di stupire. Capitale degli agrumi offre anche una varietà di vini unici come quelli che si possono degustare ai piedi del Vesuvio nelle cantine "Sorrentino Vesuvio-Vite Vulcaniche".
E tra le bellezze di Sorrento troviamo "Il Mediterraneo" hotel di lusso che si trova in uno dei punti più spettacolari della Costiera Sorrentina, nel comune di Sant’Agnello, caratterizzato da un panorama mozzafiato con vista sulle isole dell’arcipelago campano che mette a disposizione dei suoi ospiti una serie di proposte per ogni tipologia di richiesta.
Oltremare Lounge Bar
Situato nella lobby dell’hotel Mediterraneo l’Oltremare offre, un’ampia carta di vini e champagne e di cocktails internazionali e signature firmati dal capo barman Arturo Iaccarino e piccole specialità fredde di mare, accompagnate tutte le sere da un dj set lounge. L’oltremare va a completare la ricca offerta F&B del Mediterraneo che comprende, il Vesuvio Panoramic restaurant, L’ Aqua Pool Lounge e il Vista Sky Bar.
All’interno dello stesso hotel si trovano concepts diversi di ristorazione in grado di dare agli ospiti esperienze molto differenti dal pesce ai prodotti tipici campani legati alla tradizione sorrentina. Il Mediterraneo mette anche a disposizione dei suoi clienti la Spa realizzata nelle antiche fondamenta in tufo, “Lepietre Cozy SPA” . La proprietà è anche molto attenta alle tematiche ambientali e di ecosostenibilità con l’obiettivo di raggiungere traguardi importanti sul “plastic free" e l’introduzione di una colonnina elettrica per la ricarica veloce delle auto elettriche.
«L'hotel Mediterraneo nasce dopo la seconda guerra mondiale quando nonna Etta, Antonietta Lauro sorella dell'amatore Achille, inizia ad ospitare nella sua residenza storica (l'edificio è del 1912) gli sfollati del nord Italia occupato dai nazifascisti. Quando l'Italia del nord viene liberata i profughi fanno ritorno alle loro case ma conservano il desiderio di ritornare a Sorrento da quella signora gentile che li ha ospitati nel momento del bisogno. Così nonna Etta insieme ai suoi 6 figli inizia ad affittare le camere della propria residenza. Poi con il boom economico nel 1955 avviene la trasformazione in hotel. Così dopo 4 generazioni il Mediterraneo si è affermato come una delle realtà principali della scena turistica Sorrentina»-ci racconta Pietro Monti direttore marketing della struttura.
Quali sono i prossimi obiettivi?
«Tanti obbiettivi sono stati già raggiunti, prima le 4 stelle negli anni 90 poi la quinta nel 2021, ed il passaggio da azienda a gestione familiare a quella manageriale. Tanti traguardi sono ancora da perseguire. Vorremmo affermarci sul mercato del lusso in modo assoluto e entrare a far parte dei circuiti più prestigiosi. Desideriamo continuare il percorso che ha portato l'azienda a crescere sia in termini di fatturato che di margini. L'obiettivo principale resta però quello di offrire un'ospitalità vera a tutte le persone che frequentano l'hotel. Il Mediterraneo vuole essere una grande casa non solo per gli ospiti che soggiornano da noi ma anche per i turisti e i cittadini che dall'esterno visitano i punti vendita aperti al pubblico: il ristorante Vesuvio, il nostro iconico Vista sky bar e l'ultimo nato, l'Oltremare lobby bar».
Qual è il punto forte della vostra ospitalità?
«Il nostro punto forte è la cortesia e la disponibilità dei nostri collaboratori calorosa e cordiale in perfetto stile sorrentino. Sorrento infatti ospita turisti già dal 1700 quando era una delle mete del Gran Tour accogliendo i giovani aristocratici prima europei e poi americani. Una metà divenuta famosa grazie soprattutto allo straordinario senso di accoglienza dei suoi cittadini».