Masterpiece, la prima puntata del talent per aspiranti scrittori
(Ansa)
Masterpiece, la prima puntata del talent per aspiranti scrittori
Televisione

Masterpiece, la prima puntata del talent per aspiranti scrittori

Al via il talent coi tre giurati-scrittori Andrea De Carlo, Giancarlo De Cataldo e Taiye Selasi

Preceduto da una grancassa di tweet tra il radical spocchioso e la critica preventiva, è partito ieri sera su Rai Tre Masterpiece, il primo talent show per aspiranti scrittori. Prodotto da Rai e FremantleMedia, è un’idea tutta italiana di cui si sono interessati  anche i media internazionali, vedi New York Time e The Guardian. Alla redazione del programma sono arrivati oltre 5 mila manoscritti  - pari a 700 mila pagine e oltre 1 miliardo e 270 mila battute – ma solo 500 aspiranti scrittori sono stati sottoposti al provino: di questi, 72 sono stati selezionati per accedere alla prima fase del programma durante la quale si sceglieranno i 12 finalisti. 

LA SCELTA DELLA GIURIA. A giudicare i candidati sono gli scrittori Andrea De Carlo, Giancarlo De Cataldo e Taiye Selasi. Fuori dallo studio, allestito nel centro di produzione Rai di Torino, c’è il conduttore/coach Massimo Coppola che tenta un’introspezione degli aspiranti scrittori e ci riesce così bene che ad un certo punto pare di stare nella sala d’attesa di un analista. Perché, va detto, lo spettro di ‘casi umani’ è assai variegato (c'è l'ex galeotto, l'onanista, l'ex anoressica e pure quello che è stato in un reparto psichiatrico) e si presta al gioco: dei 12 presentati – alcuni dei quali cacciati in maniera brusca da De Carlo, sicuramente il più pungente dei tre giudici – ne passano solo quattro.

FATTORE QUALITA’. Il prodotto è qualitativamente molto alto: montaggio e regia sono ottimi, intrigante la voce fuori campo (alla maniera di MasterChef e dei provini di X Factor), convincente anche la giuria (in particolare De Cataldo, che sfodera un’ottima presenza scenica e dei tre è forse quello che sembra prendersi meno sul serio). Ciò che manca in tutta la prima parte è l’elemento scrittura: non basta infatti leggere (o far leggere) qualche brano del romanzo presentato per far capire allo spettatore ciò di cui si sta parlando ed entrare a pieno nel mood del programma. E, inevitabilmente, il fattore ‘personalità’ ha il sopravvento, almeno dal punto di vista del racconto televisivo. Passano Romina Questa, operaia di 42 anni; Lilith Di Rosa, 34 anni, operatore televisivo; Marta Zanni, 38 anni, impiegata di banca (che svela il suo passato di anoressica e bulimica) e Antonio Landino, 54enne di Palermo che racconta di essere un ex carcerato ed è tra i concorrenti della serata quello più interessante. 

LA PROVA DI SCRITTURA. Finalmente si entra nel vivo del contest e la scrittura acquista centralità. Marta e Antonio vengono mandati in un centro socio-assistenziale gestito da un prete – e tra i due scatta quale frizione – mentre Romina e Lilith vanno in una balera: i quattro concorrenti devono stare lì per qualche ora, respirare sensazioni e assorbire quanti più input possibili. Al rientro in studio hanno poi 30 minuti di tempo per scrivere rispettivamente una lettera ed un piccolo racconto. I concorrenti stampano i loro scritti e li leggono ai giurati che poi giudicano il risultato: il primo ad essere eliminato è Antonio (peccato), mentre Marta resta ‘sotto osservazione’ nonostante Andrea De Carlo stracci teatralmente la sua lettera non ritenendola all’altezza. Decisamente migliori gli scritti di Romina e Lilith, che accedono alla scontro finale per aggiudicarsi la vittoria della puntata.

IL GRAN FINALE. A stabilire chi dei due passerà la selezione e sarà il primo dei dodici finalisti è Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale di Bompiani: la storica casa editrice milanese pubblicherà il libro in 100 mila copie, in coedizione con Rai Eri e in collaborazione con Corriere della Sera. I due aspiranti scrittori incontrano la Sgarbi alla Mole Antonelliana e hanno 59 secondi a testa per raccontare la trama e convincerla: giusto il tempo di salire sull’ascensore a arrivare al primo piano terrezzato della Mole. L’espediente dà mordente e serve anche a dare di tensione al finale. La Sgarbi è decisa nella sua scelta e preferisce Lilith Di Rosa: è lui il primo finalista di Masterpiece

I più letti