Samsung ring Barcellona
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Tecnologia

Mobile World Congress 2024, poche novità per un mercato in transizione

Riflettori sugli anelli smart per monitorare la salute, concept innovativi di Lenovo e Motorola e la svolta di Xiaomi, che mostra l'auto elettrica e uno smartphone da cinema

La sensazione di un déjà vu e l'impressione di una trasformazione in atto da qualche anno e accelerata nel post Covid. È ciò che resta dopo esser stati al Mobile World Congress di Barcellona, uno dei due appuntamenti europei più rilevanti insieme all'IFA di Berlino per l'elettronica di consumo. Proprio quest'ultima sembra passata in secondo piano in una fiera che sta virando verso il B2B, fornendo alle aziende un momento prezioso di incontro e scambio per creare partnership e finalizzare vendite. La dimostrazione sta nelle poche novità di prodotto ammirate in Catalogna, dove a parte i nuovi smartphone Xiaomi 14, gli oggetti più gettonati sono stati l'auto elettrica della stessa azienda di Pechino, l'anello di Samsung piazzato in una teca e lì rimasto per tutta la fiera e due concept di Lenovo e Motorola, che hanno svelato e fatto toccare con mano ai giornalisti il primo notebook dotato di schermo trasparente e i progressi del telefono arrotolabile che si piega per essere indossato al polso, diventando all'occasione uno smartwatch di grandi dimensioni. L'effetto non sorprende poiché il trend è iniziato negli anni scorsi, quando da Huawei in poi i più noti brand del settore hanno pianificato eventi prima e dopo il Mobile World Congress per assicurarsi i riflettori di stampa, addetti ai lavori e appassionati. Le limitate new entry evidenziano il momento di stallo, anche a livello di intelligenza artificiale generativa - trend degli ultimi mesi che nel dibattito si è imposto ben oltre il comparto tech ma che necessita di tempo per la maturazione di soluzioni in grado di determinare cambiamenti concreti - ma dall'altro lato emerge la ricerca di nuove direzioni per aprire nuove strade a tutto il settore.


Amazfit Helio RingAmazfit


L'anello smart per monitorare la salute: da Samsung a Honor, in arrivo tante alternative

Con l'obiettivo di arrivare a proporre dispositivi con forme inedite, rivisitati o arricchiti da nuovi servizi, gli anelli smart che monitorano i parametri della salute possono rappresentare una potenziale svolta per il futuro. Da quanto promette l'esemplare di Samsung (che potrebbe arrivare sul mercato entro l’anno), la possibilità di indossare un prodotto microscopico, comodo e con lunga autonomia rispetto ai limiti di un orologio smart, potrebbe agevolare diffusione e utilizzo presso un'ampia fetta di appassionati. Al di là del controllo di sonno, battito cardiaco e saturazione dell'ossigeno nel sangue, l'anello può rivelarsi utile per gli atleti, come dimostra Helio Ring svelato da Amazfit: realizzato in titanio, spesso appena 2,6 millimetri e con un peso inferiore ai 4 grammi, il dispositivo conta su un sensore ottico per valutare l'attività cardiaca e l'evoluzione delle fasi di recupero post allenamento, oltre a suggerire come migliorare le prestazioni tramite percorsi personalizzati stilati da Zepp Wellness Coach. Se aggiungiamo il pioniere Oura, con il suo Ring giunto alla terza generazione grazie anche ai servizi su misura (disponibili con un abbonamento mensile da poco più di 5 euro), e altri prodotti in rampa di lancio come l'anello promesso dal numero uno di Honor, George Zhao, si comprende meglio perché gli analisti sono convinti che i dispositivi da indossare al dito potranno rilanciare il mercato dei wearable.


Il notebook con display trasparenteLenovo


Motorola mostra lo smartphone da polso

A proposito di smartphone che cambiano forma, il design pensato da Motorola per il suo ‘rollable’ che si arrotola sul polso è stato tra gli oggetti più gettonati sui social tra quelli presenti a Barcellona. Segno dell'interesse che suscitano le visioni alternative, nonostante la compagnia abbia chiarito che si tratti ancora di un concept da affinare prima di essere lanciato sul mercato. Guardandolo all’opera da vicino, spicca per la flessibilità dello schermo e l'uso dell'IA generativa per creare sfondi che ricalcano colori e stile di vestiti e tessuti. Il display si piega facilmente e il prodotto si lega al polso tramite il magnete di un bracciale attratto dalle calamite integrate sul lato posteriore dello smartphone. Un'idea intrigante e da rifinire, a patto di trovare poi il modo di convincere gli utenti all'acquisto di un dispositivo troppo ingombrante per rimpiazzare gli smartwatch, specie se privo di una o più killer app.


Rollable phoneMotorola

Il tris di Xiaomi: una gemma per i creativi, la prima auto elettrica e un nuovo sistema operativo

Alla fiera dedicata alla telefonia mobile si sono visti anche smartphone top di gamma, validi e molto spinti sul lato fotografico. L'identikit corrisponde a Xiaomi 14 e alla sua versioneUltra, un concentrato di tecnologia arricchito dalla collaborazione con Leica (e ottiche Summilux) che tocca vette altissime per materiali, design e soprattutto creazione dei contenuti. Oltre numeri e tecnicismi, il cortometraggio Roma Noir: Triple Jeopardy, girato con il modello Ultra, diretto dal regista di Breaking Bad, Adam Bernstein, è stato un saggio di cosa potranno fare filmmaker e creativi con il cameraphone di Xiaomi (in vendita a 1.499,90 euro nella versione da 16GB+512GB e con diverse promozioni che includono altri dispositivi). Se quanto detto delinea l'Ultra come un oggetto di nicchia per i professionisti, Xiaomi 14 è invece il telefono su cui punta l'azienda fondata da Lei Jun 14 anni fa per proseguire la crescita che l'ha portata a essere il terzo produttore mondiale dietro Samsung e Apple.

Xiaomi 14


Per salire di livello, i cinesi hanno scelto di slegarsi da Android per puntare su HyperOS, il sistema operativo fatto in casa e pronto all'uso dopo sette anni di sviluppo e diventa il faro di un ecosistema che conta 699 milioni di dispositivi connessi sotto al claim ‘Human x Car x Home’, poiché la svolta arriva con l'ormai imminente lancio in Cina di SU7, la prima auto elettrica realizzata da Xiaomi, fotografata da chiunque sia passato nei pressi dello stand dei cinesi durante la fiera catalana. Tornando a Xiaomi 14, nell'ottica di migliorare il supporto e allungare il ciclo di vita del prodotto, l'azienda ha pianificato quattro anni di aggiornamenti per il sistema operativo e cinque anni per le patch di sicurezza: una scelta che la mette alla pari dei competitor e assicura gli acquirenti. Non manca l'intelligenza artificiale generativa, con una serie di funzionalità che permettono di sbizzarrirsi a creare e personalizzare le immagini, oppure tradurre conversazioni in tempo reale. Novità destinate a essere fruite anche dai possessori di Xiaomi 13, che le integrerà grazie a un aggiornamento in arrivo tra qualche mese. Disponibile nelle colorazioni Black, White, and Jade Green 5, Xiaomi 14 è in vendita a 999,90 euro nella versione 12+256GB e a 1.099,90 euro nella configurazione 12+512GB (con proposta di bundle con il nuovo Watch 2 Pro e offerta trade-in con extra valutazione fino a 200 euro).

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Alessio Caprodossi