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Trasporti, un’idea per limitare il contagio tra i lavoratori nella Fase due

La start-up Busrapido ha progettato una soluzione per le aziende che offre navette con sanificazione prima di ogni viaggio, posti distanti, misurazione della temperatura per i passeggeri, guanti, mascherine e gel igienizzante a disposizione di tutti

C'è una strada sensata che può ridurre l'affollamento sui mezzi pubblici e, al contempo, non vanificare gli sforzi delle aziende per mettere in sicurezza e sanificare i loro ambienti. Un investimento supplementare, capace di ridurre ulteriormente il rischio di contagio in fabbriche e uffici e, in parallelo, fare un favore a tutta la collettività, alleggerendo gli intasamenti sulle banchine nelle ore di punta.

Si tratta di provvedere a navette che portino i dipendenti fino alla sede in cui devono lavorare, prevedendo una serie di tappe in snodi principali che evitino loro di salire su tram, autobus e metropolitane. Magari con fermate presso grandi parcheggi di scambio, così chi proprio deve usare la macchina non ha difficoltà a lasciarla in un posto sicuro in pochi minuti. Oppure, d'altronde l'itinerario è flessibile e personalizzabile in ogni dettaglio, andando a prenderli direttamente a casa.

Non parliamo di navette qualunque, questo è ovvio, altrimenti non ci sarebbe troppa differenza rispetto ai trasporti pubblici. Bensì mezzi capaci di garantire il distanziamento sociale a bordo e provvedere a tutta una serie di accorgimenti per ridurre le infezioni. Dunque, impedendo di portarle fino all'interno degli spazi di lavoro comuni. O quantomeno cancellando un potenziale rischio.

È una soluzione ideata dalla start-up Busrapido, tra i nomi di riferimento negli autobus a noleggio in Italia, attiva nel Bel Paese grazie a partnership con 350 aziende di trasporto e una flotta di quasi 4 mila veicoli. Si tratta di un pacchetto chiavi in mano che unisce pragmatismo e tecnologia, senza incombenze per chi desidera adottarlo. Tutto è fornito direttamente da Busrapido.

busrapido-sediliLa disposizione dei posti a bordo per mantenere il distanziamento sociale

Nel dettaglio, la disposizione dei posti a bordo è pensato per rispettare le norme di distanza tra i singoli. E fin qui nulla di trascendentale. A fare la differenza sono la garanzia della sanificazione dei mezzi a ogni viaggio e la possibilità di far salire a bordo solo chi ha una temperatura corporea consentita, pari a meno di 37,5 gradi. L'eventuale presenza di febbre viene misurata a tutti gli occupanti e chi non ha i requisiti resta a terra. Chi sale, invece, trova a disposizione guanti, mascherina e gel igienizzante. Strumenti utili per proteggersi nel tragitto e, a destinazione, per lavorare in sicurezza. O magari per fare la spesa prima di tornare a casa.

Non solo: «Il controllo dei flussi e delle prenotazioni è garantito dalle nostre tecnologie» spiega il fondatore di Busrapido, Roberto Ricci. «Offriamo un servizio di tracciamento e reportistica per le aziende a 360 gradi, dal tracking del veicolo in tempo reale, al tracciamento degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, permettendo di agire tempestivamente in caso di eventuali anomalie, nel pieno rispetto della loro privacy. Grazie alla nostra app, inoltre, è possibile effettuare un imbarco completamente touchless: l'autista può controllare i biglietti senza dover entrare in contatto con i passeggeri, semplificando le operazioni delle aziende di trasporto e rimuovendo l'utilizzo delle classiche liste nomi da spuntare a mano. Le nostre tecnologie consentiranno alle aziende di avere un efficace strumento di reportistica per monitorare l'efficacia del servizio e il suo corretto utilizzo da parte dei dipendenti». Il servizio è disponibile in tutta Italia, è già stato scelto da importanti società, aumenta ancora più di senso ora che sta per scattare la Fase due.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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