Sette giorni

Sette giorni

Segui Blucerchiando su Facebook e Twitter Si racconta di una videocassetta. Dicono che se la guardi dopo sette giorni muori o vieni esonerato. In quella cassetta c’è Palermo – Sampdoria. Mostra nel dettaglio i movimenti scoordinati di Poulsen, gli errori …Leggi tutto

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Si racconta di una videocassetta. Dicono che se la guardi dopo sette giorni muori o vieni esonerato. In quella cassetta c’è Palermo – Sampdoria. Mostra nel dettaglio i movimenti scoordinati di Poulsen, gli errori di Rossini, l’impotenza dell’attacco. Si dice che Ciro Ferrara l’abbia già rivista. Chissà se tra sette giorni la profezia si avvererà. Sette giorni. Una settimana per arrivare al derby, la partita che i sampdoriani aspettano da quel drammatico 2-1 firmato Boselli nell’anno della retrocessione. Un match che segnerà comunque una svolta, qualsiasi sarà il risultato. La Samp si presenta alla stracittadina come peggio non potrebbe essere: 7 sconfitte consecutive, un record assoluto per il club, clima di contestazione, diffidenza nel progetto, paura di tornare a vivere l’incubo di due stagioni fa. Nonostante la rabbia, la delusione, la voglia di avere risposte e reazioni da parte dalla società, adesso le scelte sono forzate.

Cambiare a pochi giorni dal derby potrebbe solamente peggiorare le cose e farsi trasportare dalla fretta di reagire potrebbe costare caro come quando nel 2011 arrivò “il fenomeno”. In questo post non c’è spazio per nessuna analisi tattica, contestazione, progetti fantasiosi sul dopo Ferrara, polemiche sull’undici schierato in campo a Palermo e chi più ne ha più ne metta. Per sette giorni serve solo sostegno incondizionato alla squadra, nell’interesse comune di guidare la Samp ad una vittoria. Spero che possiate condividere queste mie parole e la volontà di lasciare tutto in sospeso fino al fischio finale di domenica sera. Sarà il derby dell’amarezza, tra due squadre che hanno raccolto 19 punti su 72 disponibili. E, cosa più incredibile, il Genoa è riuscito nella clamorosa impresa di restarci dietro. In tanti parlano di un pareggio scritto, come quello di due anni fa. Quando Boselli “non lo sapeva” e Milanetto regalava giudizi sui quali gran parte dello stadio era d’accordo. Sette giorni, per un derby dove si prepara a vincere la paura. Come in un film horror. E di horror in queste due squadre c’è davvero tanto.

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Matteo Politanò