Diciamolo, che settimana noiosa
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Diciamolo, che settimana noiosa

Male lo sci, inutile la Nazionale; per l'adrenalina ci affidiamo al Sei Nazioni di Rugby

Settimana che somiglia alla sera di Natale di quando si era bimbi. Tristezza dopo i regali e la baldoria. Il fine settimana scorso è stato talmente gonfio di adrenalina che è stato difficile metabolizzare la normalità. Per di più senza nemmeno poter leggere o sentire stupiderie di mercato, o vivere attese nel deserto dei Tartari del pallone. Poi ci si è messo il brivido brutto e cattivo dell’accidente, più che incidente, di Lindsay Vonn, che sarà bella, bionda, un po’ antipatica, invidiata e cattiva, ma resta una supercampionessa. E vedere quel ginocchio e quell’elicottero nel cielo a trascinare una barella, ha peggiorato l’umore. Molto di più di un SuperG maschile in cui abbiamo riconsegnato il titolo mondiale di Innerhofer.

E poi mai più butteremo via una serata a guardare una amichevole di inizio febbraio della Nazionale di calcio. Ci siamo fatti irretire come pesci dalle suggestioni domenicali, dalla trappola delle troppe parole intorno a “una coppia come non ce ne sono altre” (Cesare Prandelli). Dimenticando, nonostante l’età, che di queste amichevoli frega niente a nessuno, giocatori compresi. Allenamenti nei quali si cerca di non farsi del male, tutto qui.

Infatti non c’è stato nulla nella serata di Amsterdam, se non il gol del bravissimo Verratti. Che poi ha rovinato tutto con la dichiarazione più trash della settimana: “Ho scelto il numero 2 in Nazionale ispirandomi a Kallon”. Ridere o piangere, fate voi. Se proprio voleva far l’originale a tutti i costi il “francesino”, avrebbe dovuto prendere l’11 in onore di Calloni, attaccate milanista anni Settanta, reso famoso nelle cronache per la miriade di gol divorati, molto più che per quelli segnati.

Morale, leggendo del primo “disguido” di Balotelli con i vigili milanesi all’aeroporto di Linate e facendoci sopra due risate (certamente erano vigili in cerca di pubblicità J), aspettiamo il weekend. Per restare in tema, come da ragazzini aspettavamo il Capodanno, sperando di avere imbroccato la festa giusta. Poi nella partita più attesa della domenica il Cagliari riceverà il Milan a… Torino. E vai a spiegare al resto del mondo, Terzo compreso, il motivo.

Le premesse sono comunque interessanti, dato che già domani si vivrà aspettando due partitine non da poco: Juventus-Fiorentina nel tardo pomeriggio e Lazio-Napoli in serata conoscendo già il referto della gara della Signora. Incrocio sulla strada dello scudetto che insistiamo nel pensare confermato dove si trova ora: sulle maglie bianche e nere. Covando, lo ammettiamo, la speranza di sbagliare, o quanto meno di restare nel limbo il più a lungo possibile. Si ingannerà l’attesa, ed è un gran bell’inganno, con Scozia-Italia del Sei Nazioni: dopo quello che hanno combinato i nostri con la Francia, è l’attesa più spasmodica ed eccitata della storia del rugby italiano.

E se si vince cosa raccontiamo? Che si punta alla sorpresa delle sorprese? Stiamo nella cesta, come direbbe il Trap. Ma intanto per ora vale tutto, perfino un sogno impossibile. Il bello è questo.

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Carlo Genta