10 motivi per odiare il Pallone d'Oro (ma non Kate)
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10 motivi per odiare il Pallone d'Oro (ma non Kate)

Il viola shocking di Messi, la noia di Ronaldo, il mistero David Luiz e la strana coppia Messi-Luis Enrique: tutto il peggio di Zurigo

Lunga come un parto podalico, noiosa, diluita e a tratti kitch. Abbiamo combattuto con gli sbadigli per arrivare fino in fondo e alla fine ce l'abbiamo fatta, consapevoli che il peggio deve ancora arrivare perché ogni anno che passa la cerimonia d'assegnazione del Pallone d'Oro prosegue nella sua trasformazione in kolossal. La corazzata Potemkin è dietro l'angolo, anche se alcuni momenti dell'edizione 2014 si sono distinti per involontaria comicità, come si deve ad ogni grande teatrino messo in scenda dalla Fifa. E pensare che alla prima edizione avevano votato 16 giornalisti senza tirarla troppo per le lunghe. I tempi cambiano e il Pallone d'Oro pure. Non è detto che sia un bene. Ecco, intanto, dieci motivi per odiare questo premio e la sua cerimonia. Non tutti in realtà...

Cannavaro ultimo dei mohicani

Sudafrica 2010, vince la Spagna. Poi il Pallone d'Oro premia Messi. Brasile 2014, successo tedesco e a Zurigo il premio se lo porta via Cristiano Ronaldo. Una volta si premiava il giocatore migliore della stagione e il Mondiale era la stella polare ogni quadriennio: ora non più. Per carità, non era necessario, ma siccome siamo tradizionalisti ci piace(va) pensare che alzare la Coppa con la C maiuscola contasse ancora qualcosa. Fabio Cannavaro rischia di essere l'ultimo dei moicani. Dopo di lui il diluvio e cioé la presa di Blatter e la resa di France Football. Mah...

David Luiz, uno di loro

La conferma che il Mondiale non conta più nulla l'abbiamo avuta, in realtà, ben prima della proclamazione di Cristiano Ronaldo. Tra uno sbadiglio e l'altro abbiamo preso nota della squadra ideale dell'anno e, a sorpresa, della presenza al centro della difesa di David Luiz. Sì, proprio lui... Quello che con le sue lacrime e i capelloni al vento si era distinto nel mineirazo, la mattanza del Brasile da parte della Germania. Nei libri di storia resterà l'1-7 di Belo Horizonte. Nell'albo d'oro Fifa, invece, sarà scritto il nome del difensore centrale e leader della Selecao e non, ad esempio, quello di Muller o Hummels, per citare due a caso dei tedeschi rimasti fuori da tutto.

Le sette fatiche di Loew

Al netto delle amichevoli, Joachin Loew ha vinto il Pallone d'Oro degli allenatori sedendo in panchina sette volte nel corso dell'anno. E' vero che il premio va a tutto il lavoro fatto per costruire la Germania campione del Mondo, però la scelta del ct tedesco è la sublimazione del massimo risultato con il minimo sforzo. Applausi comunque, seppure con il retropensiero che alla Fifa servisse un tedesco da premiare per poter poi consegnare il trofeo maggiore a Cristiano Ronaldo. Roba da politica sportiva, insomma. Dite che pensiamo male? Avete ragione voi, allora. Bene così.

"Ehi Leo, vogliamo ascoltare qualche parola del tuo allenatore'"

Momento di comicità assoluta. A Messi viene proposto il video di Luis Enrique, registrato chissà quando, nel quale il tecnico del Barcellona tesse le lodi della Pulce spiegando di "non aver mai visto un giocatore come lui". La cosa davvero mai vista e che merita di essere guardata, invece, è la faccia con cui l'argentino segue il pistolotto, rigorosamente affiancato nell'inquadratura di Luis Enrique perchè il protocollo della regia pretende così, anche a costo di sfidare il ridicolo. Piccolo passo indietro: Messi e Luis Enrique se le sono date dialetticamente di santa ragione non più tardi di dieci giorni fa. Ma forse alla Fifa non leggono i giornali.

Il viola porta-sfiga di Messi

L'ultima volta che ha vinto si era presentato con uno smoking a pois bianchi. Era il gennaio 2013 e si vede che l'orrore è stato tale che a Zurigo hanno deciso di non premiarlo più fino a quando il ragazzo non avrà imparato a vestirsi bene. Questa volta Messi indossava un vestito viola shoking. Benedetto Leo, nessuno ti ha detto che il viola in tv porta iella oltre a essere obiettivamente inguardabile? Si ripresenti tra un anno, possibilmente con un sobrio nero. Venga anche accompagnato dalla sua Antonela Roccuzzo, bella e perfetta almeno quanto il famoso compagno ha steccato look.

Una su mille ce la fa...

A proposito di bellezze, citazione di merito alla volontaria scelta a caso tra le mille e mille che hanno reso possibile Brasile 2014. La Fifa ha voluto premierare se stessa e quell'esercito di ragazzi e ragazze che hanno lavorato dietro le quinte del Mondiale. I maligni dicono che le selezioni per decidere chi spedire sul palco siano state rigorose: serviva una rappresentante femminile colta, seria e preparata. Che poi avesse una scollatura mozzafiato è un puro caso. Davvero...

Il concerto di Bastian...

... inteso come Bastian Baker, ingaggiato e mandato a cantare una canzone quando già la palpebra dei presenti cominciava a calare vinta dalla stanchezza. Presentato come una grande rock star ha fatto il suo lavoro e se n'è andato. Da mettere agli archivi la faccia di Cristiano Ronaldo in platea: un misto di noia e disappunto. Poi qualcuno gli ha detto che Bastian è svizzero (come Blatter) ed ex hockeista (come Blatter) e CR7 improvvisamente si è ricordato di avere un cd da far firmare nascosto in auto.

Cristiano Ronaldo for president

"Ringrazio mio figlio, la mia famiglia e la mia compagna compagna, e tutti quelli che votato per me, mister Ancelotti, il presidente del Real Madrid e tutti quelli che lavorano per il club. E' una serata unica, ho raggiunto traguardi incredibili con la squadra e vincere questo trofeo è unico. Sono molto felice, ho grandi motivazioni a continiare a vincere titoli individuali e di squadra. Ringrazio anche tutti i portoghesi, sono speciali, non credevo di vincere questo trofeo per tre volte ma spero di non fermarmi qua e di eguagliare Messi già l'anno prossimo. Continuerò a dare il massimo, ad andare per la mia strada e a cercare di essere il migliore". Si sussurra che i cerimonieri del Quirinale abbiano chiesto copia del memorabile discorso di CR7 come traccia su cui lavorare in vista del saluto del nuovo Presidente il prossimo 31 dicembre.

610 milioni di motivi per l'11 della Fifa

Neuer in porta. Poi una linea difensiva composta da Lahm, David Luiz, Sergio Ramos e Thiago Silva. Quindi Iniesta, Kroos e Di Maria a centrocampo con il tridente Messi, Ronaldo e Robben. A parte l'assenza di una qualsiasi traccia dell'Atletico Madrid e la presenza del già citato David Luiz, agli annali va una squadra dell'anno Fifa che messa insieme vale 610 milioni di euro (fonte Transfemarkt). Peccato non ci fosse Bale. Da solo avrebbe alzato il Pil della Fifa di almeno un 20%. Da pensarci per la prossima stagione.

Kate: il nostro Pallone d'Oro

kate Abdotratto da Fifa Tv

Se siamo arrivati in fondo il merito e suo e basta. Di Kate Abdo, giornalista inglese, 33 anni, multilingue, bellissima, 72 mila followers su Twitter. Da oggi 72 mila più tanti altri in più.

Il premio "Calciobidone 2014": clicca qui per scoprire i vincitori

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Giovanni Capuano