Mourinho e il raccattapalle, una lezione di fair play
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Mourinho e il raccattapalle, una lezione di fair play

Lo Special One sgrida un ragazzino colpevole di perdere troppo tempo. In Inghilterra lodano il gesto, cosa sarebbe successo da noi?

Il Crystal Palace è in vantaggio contro il Chelsea capolista e un raccattapalle della squadra di casa cerca di perdere minuti preziosi. Josè Mourinho si alza dalla panchina, si avvicina al giovanissimo e lo bacchetta per il mancato fair play. Tra gli argomenti del giorno in Inghilterra c'è la lezione dello Special One al raccattapalle furbetto, un esempio di educazione sportiva che oltremanica è stato accolto come un bel gesto da mostrare a tutti i più giovani. 

La scena del Selhurst Park inizia quando Azpilicueta guadagna una rimessa laterale e il raccattapalle si rifiuta di riconsegnargli il pallone. Ecco allora intervenire Josè Mourinho, che si fionda sul ragazzo e gli parla all'orecchio. Nel dopo partita la spiegazione sulle frasi dette: "Pensavo che Azpilicueta stesse per prendere il controllo. Al ragazzino ho detto che continuando a comportarsi così prima o poi si sarebbe preso un pugno". Lo scorso anno contro lo Swansea un episodio simile con Heden Hazard che per gli stessi motivi se l'era presa con un giovane raccattapalle calciandolo mentre era a terra e provocando forti polemiche. "La colpa non è dei ragazzi a bordo campo, ho cercato di intervenire per evitare che la situazione degenerasse perché perdere la pazienza è comprensibile ma se Azpilicueta lo avesse colpito il ruolo di educatore sarebbe venuto meno e non ci sarebbe stata più ragione da dare a nessuno ma solo un gesto da condannare".

 

L'opinione pubblica inglese ha accolto positivamente il concetto del tecnico comprendendone anche le finalità educative. Portare l'attenzione sull'antisportività di alcuni raccattapalle ha offerto i giusti spunti per affrontare il tema dell'educazione sportiva, un discorso che fa al caso dell'Inghilterra ma che ha precedenti anche nel nostro paese. In Italia la situazione è già degenerata a novembre 2012, giorno di Atalanta - Napoli in cui Morgan De Sanctis colpi un raccattapalle orobico con uno schiaffo venendo poi segnalato alla Procura Federale. Lo stesso portiere ora alla Roma si era però reso protagonista di un gesto simile ma conclusosi con un lieto fine: Lecce - Napoli del 2012, il portiere prima riprende un raccattapalle e poi a fine partita lo premia regalandogli la maglia. 

 

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Matteo Politanò