Mondiali: da donna a donna, ecco come sopravvivere
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Mondiali: da donna a donna, ecco come sopravvivere

I consigli di 4 non appassionate di calcio: Tessa Gelisio, Roberta Capua, Maddalena Corvaglia e Andrea Delogu svelano le loro strategie anti-calcio - Speciale Brasile 2014

Tempo qualche ora e poi inizierà l'abbuffata di pallone in salsa brasiliana. Un trionfo di colori e di passione per gli appassionati del calcio, un mezzo disastro per chi invece del mondiali ne farebbe volentieri a meno. In quest'ultima categoria, tante, tantissime donne che non vedono l'ora che arrivi il 13 luglio perché tutto sia finito.

“La Coppa del mondo? Mai e poi mai – spiega a panorama.it la conduttrice di 'Pianeta mare' Tessa Gelisio - Meglio un bel film che una partita di calcio, ma non direi no nemmeno a trasmissioni di informazione e a serate con amici che la pensano come me. E poi tra qualche giorno parto e vado in Africa per una settimana. Andrò in Costa d'Avorio a vedere i progetti di un'associazione di cui sono testimonial. La scamperò? Non lo so. I Paesi in via di sviluppo non hanno nulla ma la televisione non manca quasi mai. In ogni caso, ho la fortuna di avere un fidanzato che non è interessato più di tanto al pallone, forse mi va bene”.

Il consiglio di Tessa Gelisio alle donne che saranno invece costrette dai propri compagni a seguire i mondiali gara dopo gara: “Fate la scorta di film in dvd da guardare al computer oppure datevi alla lettura. Un titolo? 'Ecocentrica', l'ho scritto io”.

Non vorrei, ma se devo. Per l'ex Miss Italia Roberta Capua i guai portano invece i calzoncini corti.

“A casa mia nessuno è tifoso di calcio – dice l'ex conduttrice di Uno mattina - Nessuno, tranne mio figlio Leonardo di sei anni, che invece aspetta i Mondiali in maniera spasmodica e pretende di vedere anche le partite che inizieranno a mezzanotte. Ripeto, ha sei anni. Se glielo permetterò? Intanto, non so nemmeno se riuscirà a rimanere sveglio fino a quell'ora e poi si vedrà, magari la prima partita dell'Italia si può fare, tanto è di sabato e il giorno dopo non deve andare a scuola. Comunque sia, non lo lascerò solo, mi piace condividere questi momenti con lui, non lo posso piazzare davanti alla tv per due ore. Ecco, diciamo che magari non sarò attentissima a quello che accade sul campo. Ogni tanto, ci scapperà un po' di candy crush (ndr, un gioco per telefonino e pc) e perché no, pure qualche messaggino alle amiche. Ma sempre vicino a lui, si intende”. Il mestiere di mamma, che fatica.

Il consiglio di Roberta Capua: “Condivisione, prima di tutto. Ma sempre con il telefonino a portata di mano. Tra un gioco e un messaggino, il tempo passa più in fretta”.

Mondiali sì, Mondiali no, ma al tricolor non si comanda. La showgirl Maddalena Corvaglia non va d'accordo con il calcio, ma quando giocano gli azzurri è un'altra storia.

“Tifosa io? Assolutamente, no. Ma il Mondiale lo seguirò, meglio, seguirò soltanto le partite dell'Italia, non esageriamo. Di certo la mia vita non ruoterà intorno alla Coppa del mondo. Sia chiaro, però, non sono una tifosa ma non sono nemmeno ostile al calcio. E tutto sommato mi diverte ascoltare la gente che ne parla. E' una cosa che unisce un po' tutti, ma sì, ce la farò a sopravvivere”.

Il consiglio di Maddalena Corvaglia: “Tifate Italia e siate felici. L'unione fa la forza e aiuta a sopravvivere”.

Da una possibilista a una barricadera del no senza se e senza ma. Per la blogger e presentatrice tv Andrea Delogu il pallone è l'ultima delle passioni. “A me è andata benissimo. Quest'anno presenterò Stracult (ndr, al via dal 16 luglio su RaiDue) e quindi dalla prossima settimana sarò impegnatissima a preparare il programma: sono paratissima, dei mondiali me ne frego altamente. Sono in studio, faccio la scaletta e lavoro con un gruppo di lavoro composto di soli maschi. No, non mi racconteranno come vanno le cose in Brasile, perché saranno costretti anche loro a lavorare. E poi, se vedranno le partite fino all'alba non credo avranno la voglia di parlarne nella riunione della mattina”.

Il consiglio di Andrea Delogu: “Fate un bel gruppetto e andate al mare. La sera ci saranno le strade libere e i locali vuoti. Potrete ballare in discoteca senza che nessuno ci provi disperatamente. Mica male, no?”.

Twitter: @dario_pelizzari

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Dario Pelizzari