Osama Mohsen: dopo lo sgambetto, la panchina
Il profugo siriano sgambettato dalla giornalista ungherese continuerà a insegnare calcio in Spagna grazie a un pezzo grosso della Federazione iberica
Osama Abdul Mohsen, il profugo siriano sgambettato insieme a suo figlio Zaid dalla giornalista ungherese Petra Laszlo mentre cercava di scappare dalla presa di un poliziotto di frontiera ungherese, continuerò ad allenare una squadra di calcio. L'idea è venuta ad Angel Galan, presidente della scuola di allenatori spagnola Cenafe e precandidato alla presidenza della federcalcio del Paese. Mettendosi in contatto con uno dei suoi alunni, Mohamed Labrouzi, un marocchino di 23 anni, gli ha chiesto se poteva dargli un mano per portare a Madrid la famiglia di Osama. Questa storia è stata raccontata da Alfredo Matilla sull’edizione di As in edicola oggi in Spagna. Mohamed, che parla arabo e inglese oltre al francese e allo spagnolo, ieri è volato a Monaco, dove stava Osama con il figlioletto. E i due, entusiasti, starebbero viaggiando ora verso la Spagna.