Ncaa: è morto coach Dean Smith, leggenda del basket universitario
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Ncaa: è morto coach Dean Smith, leggenda del basket universitario

Si è spento a 83 anni il mitico allenatore dell'University of North Carolina: con lui Michael Jordan vinse il titolo nel 1982

Un secondo padre per Michael Jordan, che con lui vinse il titolo Ncaa, una leggenda non solo per il basket universitario americano ma per tutta la pallacanestro mondiale: questo era e rimarrà Dean Smith, mitico coach dell’University of North Carolina, scomparso sabato 7 febbraio a 83 anni nella sua casa di Chapel Hill, dove sorge l’ateneo la cui squadra (soprannominata "Tar Heels") ha allenato ininterrottamente dal 1961 al 1997 dopo tre anni da vice.

I numeri, con un record personale di 879 vittorie e 254 sconfitte in 36 stagioni, ma soprattutto con due titoli universitari conquistati (nel 1982 con tiro decisivo di MJ, e con in campo altre due stelle come James Worthy e Sam Perkins, e poi nel 1993) su un totale di ben 11 Final Four disputate, più un oro olimpico con gli Stati Uniti a Montreal 1976, parlano di un coach che non a caso è stato inserito dall’autorevolissimo programma televisivo d’oltreoceano Espn’s SportsCentury come uno dei 7 più grandi di sempre dello sport americano del XX secolo.

Quelli che sono stati i suoi ragazzi all’UNC raccontano invece di una grande persona prima ancora che di un grande allenatore (“non mi ha solo insegnato a giocare a basket, ma anche a vivere”, le parole di Michael Jordan), con il giudizio unanimamente condiviso anche da quelli che sono stati i principali avversari in panchina di coach Smith. A partire dall’altra leggenda Mike Krzyzewski, il primo allenatore di sempre a raggiungere poche settimane fa le mille vittorie nella Ncaa a capo di quella Duke con cui ha tante volte affrontato l’University of North Carolina nella sfida più sentita di tutto il basket universitario americano: “Aveva un’eccezionale abilità di insegnare ai suoi ragazzi cosa serve per diventare una brava persona prima ancora che un bravo giocatore, cosa che veniva facile a lui che era a sua volta un grande uomo”, è stato infatti il primo pensiero di Coach K per il grande rivale scomparso.

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Inserito già nel 1983 nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame, “l’arca della gloria” che raccoglie tutti i più grandi personaggi della storia della pallacanestro mondiale, Dean Smith ha ricevuto nel 2013 l’ultimo grande riconoscimento in ordine di tempo della sua straordinaria carriera di uomo di sport e di docente universitario: la “Medal of Freedom”, la decorazione conferita dal presidente degli Stati Uniti a quanti hanno dato "un contributo meritorio speciale per la sicurezza o per gli interessi nazionali degli Stati Uniti, per la pace nel mondo, per la cultura o per altra significativa iniziativa pubblica o privata".

Alla Casa Bianca, a ritirare l’eccezionale onorificenza dalle mani di Barack Obama al posto del marito, afflitto dal 2010 da una malattia simile all’Alzheimer che ne ha progressivamente ridotto le facoltà cognitive, è dovuta però andare la moglie Linnea. Ma il fatto che il Coach, con la maiuscola come l'avversario di sempre "K" Krzyzewski, non fosse nemmeno più ben consapevole delle vittorie che ancora otteneva, non fa altro che accrescere la grandezza della sua figura. In campo e fuori.

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Paolo Corio