Granfondo Roma, la passione per la bici attraversa la capitale
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Granfondo Roma, la passione per la bici attraversa la capitale

L'ideatore Gianluca Santilli ci presenta la gara amatoriale del 13 e 14 ottobre

Quando un sogno che hai nel cassetto da anni si sta trasformando in realtà, provi un sentimento misto di gioia e paura. Gioia per vederlo realizzato e paura che non sia come lo avevi sognato.

Una grande festa della bicicletta a Roma non c’è mai stata. L’iniziale diffidenza si è man mano tramutata in curiosità, voglia di partecipare e infine entusiasmo puro. 5.500 iscritti ad una prima edizione di un evento amatoriale è probabilmente un record mondiale ma soprattutto è la prova che il sogno doveva realizzarsi perché c’era una gran voglia di pedalare in tantissimi, partendo ed arrivando nel cuore della più bella città del mondo. E c’era e c’è voglia di diffondere l’uso della bicicletta e di tutti i messaggi che porta con se: sport, salute, ambiente, mobilità, sicurezza, qualità della vita, ecc.

Il 13 e 14 ottobre lo Stadio Nando Martellini, alle Terme di Caracalla, sarà il cuore pulsante della Roma che pedala e di quella che sotto sotto vorrebbe farlo ma ancora non si è decisa. E Granfondo Campagnolo Roma servirà soprattutto a far inforcare una bicicletta agli indecisi: non se ne pentiranno mai più. Sabato e domenica tutti saranno accolti da un grande Villaggio espositivo e dal Villaggio Salute, ove ci si potrà informare e fare test gratuiti su alimentazione, diabete, cuore, in un’ottica di prevenzione legata alla sana attività fisica. La domenica mattina il Villaggio sarà a disposizione di bambini e ragazzi che si potranno scatenare in gare di bici e gimkane, mentre i 5.500 iscritti saranno alle prese con i due percorsi: il Classico di 95 km e la Granfondo di 150.

Spero nessuno si perda lo spettacolo di vedere l’intero viale delle Terme di Caracalla pulsante di ciclisti emozionati, perché consci di essere protagonisti di una prima assoluta che ci si augura diventi uno dei più grandi eventi di sport di massa al mondo. Alle 9.00 il via al serpentone che sarà ancor più unico perché ogni partecipante dovrà indossare la stessa maglia per motivi di sicurezza, rispetto degli iscritti e per portare lungo il percorso il messaggio di Operation Smile, charity partner della manifestazione.

In 5.500, nessuno escluso, avremo i brividi pedalando lungo i Fori Imperiali verso il Colosseo, ancora Caracalla, l’Appia Antica con i suoi temuti sampietrini. Da lì sarà gara, puramente amatoriale ma pur sempre gara. Via verso Frascati e i Castelli Romani, faticando a tutta lungo la cronoscalata che giunge a Rocca Priora per poi andare al bivio dei due percorsi. A destra sui magnifici Partoni del Vivaro i concorrenti del percorso “classico” e verso Artena e poi Colleferro quelli del lungo.

Altro cambio radicale di paesaggio: salendo a Segni e poi a Roccamassima, entri in un mondo lontano anni luce dalla Roma, castagni, montagne, animali a spasso in mezzo alle strade, ma dopo la bella discesa verso Giulianello ecco di nuovo i Castelli con Velletri che si lascia per l’ultima salita (e fatica vera) di giornata. Il ricongiungimento dei due percorsi è sulla strada dei laghi. Meravigliosa la discesa verso Castel Gandolfo dove anche i più assatanati non potranno evitare di dare un’occhiata a sinistra verso il lago. E poi sarà praticamente tutta pianura sino al rientro sull’Ardeatina, l’Appia Antica e la straordinaria via Baccelli che costeggia le Terme di Caracalla e dove sarà issato l’arco di arrivo.    

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