Basket, playoff: l'analisi di coach Caja
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Basket, playoff: l'analisi di coach Caja

Siena avanti su Varese, Cantù in rimonta su Roma. Ma i giochi sono ancora aperti: cosa devono fare le contendenti per aggiudicarsi le semifinali

Difese sempre più intense e tossine sempre più in circolo abbassano le percentuali al tiro (emblematico l'11,8% di Varese da oltre l'arco in gara 3 contro Siena, peggior prestazione stagionale di Banks e compagni), ma non riducono certo le emozioni e la suspance delle semifinali playoff del nostro Campionato di basket. Le due serie sono ancora infatti in equilibrio, anche se Siena (2-1 mentre scriviamo) conserva il vantaggio del "servizio" strappato alla regina della regular-season in gara 1 e Cantù pare avere ora l'inerzia contro Roma dopo aver pareggiato i "set" (2-2) con una rimonta interna uguale a quella già messa in atto contro Sassari. Mentre le gare si susseguono senza sosta (sabato sera è già in programma gara 4 tra Montepaschi e Cimberio), facciamo un'analisi delle due sfide con coach Attilio Caja, raggiunto telefonicamente a Folgaria, dov'è impegnato in ritiro con lo staff tecnico della Nazionale sperimentale che parteciperà dal 18 al 26 giugno ai Giochi del Mediterraneo di Mersin, in Turchia.

Varese vs. Siena: l'analisi della serie
"Sta emergendo l'abitudine di Siena, impegnata a lungo tra Campionato ed Eurolega, a giocare continuamente sfide decisive a pochi giorni di distanza le une dalle altre", afferma coach Caja. "Un vantaggio mentale al quale si aggiunge il collaudato sistema di gioco dei toscani, frutto dello straordinario lavoro di Luca Banchi. Alla luce dei primi tre incontri della serie vedo dunque una superiorità della Montepaschi, che anche in gara 2 - come del resto sottolineato dalle oneste parole dello stesso coach avversario Vitucci - ha rischiato di vincere malgrado Varese fosse stata migliore in tutto".
Il fattore chiave per Varese. "Dopo una regular-season da protagonista, Varese è davvero capitata dalla parte peggiore del tabellone", osserva ancora coach Caja. "E per arrivare in finale deve ora giocare d'azzardo, nel senso che deve scommettere sul tiro da 3 migliorandone le percentuali: in questo senso diventano allora determinanti Ere e Banks, le cui prestazioni nella serie sono state decisamente inferiori a quello fatto vedere in precedenza".
Il fattore chiave per Siena. "Siena a mio avviso deve solo continuare così, sperando di non avere problemi di infortuni con i suoi uomini-chiave e gestendone in maniera oculata le energie: Hackett, Brown e Moss sono infatti davvero insostituibili".

Cantù vs. Roma: l'analisi della serie
"È una serie di difficile lettura", analizza Attilio Caja, "perche Cantù tanto bene fa e tanto male disfa, senza mai riuscire a chiudere davvero le partite (anche in gara 3 ha concesso all'Acea il rientro a -5 a 1'22" dalla sirena dopo aver dominato l'intero match, ndr). Roma rimane invece aggrappata al grande atletismo di Taylor, Goss, Jones e Lawal, oggettivamente in grado di vincere i duelli individuali contro i pari ruolo Mazzarino, Aradori, Leunen e Scekic".
Il fattore chiave per Roma. "Le prestazioni di Taylor, per quanto limitato dall'infortunio al naso, sono fondamentali per innescare l'esplosività sotto canestro di Lawal. E poi serve un Goss al massimo per dare respiro a Datome, che sta giocando dei grandi playoff ma che gara 4 ha anche dimostrato essere in debito di energia".
Il fattore chiave per Cantù. "In attacco la squadra di Trinchieri c'è, anche se magari con qualche palla persa di troppo: le doti balistiche di Mazzarino e di Aradori, la regia e le penetrazioni di Ragland, le ottime cose proposte da Tyus garantiscono offensivamente il necessario. La differenza da qui a fine serie può allora solo farla la difesa, che deve essere più di squadra e più attenta sui raddoppi, appunto per evitare quel gap fisico cui facevo riferimento prima".

Si ringrazia per le immagini il sito dailybasket.it .

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Paolo Corio