Pinocchio in versione "hard" contro l'Hiv
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Pinocchio in versione "hard" contro l'Hiv

Il burattino nato dalla penna di Collodi protagonista di uno spot di sensibilizzazione contro l'Aids

Non bastava la Gioconda di Leonardo da Vinci calva , della campagna contro i tumori. Ora per sensibilizzare i giovani ad adottare tutte le precauzioni del caso contro la trasmissione del virus dell'Hiv si è scomodato persino Pinocchio. Non però il "vecchio" burattino affascinato dal paese dei balocchi. Nell'era 2.0 anche il burattino bugiardo è cambiato: è cresciuto, va in discoteca, ma soprattutto ha una gran voglia di fare sesso con una ragazza conosciuta nel locale. Del pezzo di legno modellato da Geppetto, però, mantiene il vizietto di dire bugie e così, quando la giovane gli chiede se abbia il preservativo, lui risponde sicuro: "No, ma è tutto ok, non preoccuparti".

E invece da preoccuparsi c'è, eccome, tanto che il naso di Pinocchio inizia ad allungarsi, proprio come nella favola. Ad ideare l'originale spot è stata la Aides, associazione che in Francia si batte da anni per sensibilizzare giovani e meno giovani sull'Hiv, le epatiti virali e tutte le precauzioni da adottare per evitarne la trasmissione. Il filmato si conclude con cuna morale, proprio come in ogni favola che si rispetti, con una voce narrante che spiega: "A volte puoi dire delle bugie senza nemmeno saperlo".

La scopo dell'associazione è infatti quello di spinge quanta più gente possibile a sottoporsi al test sull'Hiv, per accertare l'eventuale positività, troppo spesso sconosciuta agli stessi soggetti sieropositivi che in Francia sono oltre 30mila.

 

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Eleonora Lorusso