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Lifestyle

Come rimanere in forma dopo i 40 anni

Gli esercizi da fare e da evitare, l'importanza di riposo e alimentazione. I consigli di Gabriele Corradi, il personal trainer di Giorgio Armani

La prima regola per rimanere in forma dai quarant’anni in su? Imparare a fermarsi. Riposare. A maggior ragione se si conduce una vita che è uno stressante incastro d’impegni, scadenze e appuntamenti: «È fondamentale quietare la mente, dormire a sufficienza per recuperare le energie. Viviamo in una società malata d’affaticamento cronico costante. Ma costringendoci a esagerare, a procedere sempre con l’acceleratore pigiato al massimo, rischiamo di romperci».

Abbracciare il relax

A parlare non è un fanatico dei paradossi, né un guru di qualche religione orientale votata alla contemplazione, ma Gabriele Corradi, il personal trainer di Giorgio Armani (da 21 anni), di Martina Colombari (da 16) e di un ricco elenco di vip e imprenditori di spicco, dai nomi top secret. Corradi prescrive di abbracciare il relax perché i benefici sono molteplici: «Si registra un abbassamento del cortisolo, l’ormone dello stress. Aumenta il testosterone, mentre l’organismo è messo in condizione di riparare le cellule». Insomma, il giusto ozio è un lasciapassare per la longevità. A patto di tenerlo alla larga dai suoi adorati figli, i vizi: «Non bisogna esagerare a tavola, specie nelle ore serali, dalle 18 in poi. Proprio perché il corpo sarà occupato a mettere in atto i suoi meccanismi di recupero, non deve essere distratto troppo dall’assimilazione dei cibi». Dunque, meglio evitare zuccheri e alcol («rallentano la digestione»); meglio ancora se si è varcata la soglia degli «anta», perché il metabolismo s’impigrisce. Anzi, peggio, «conosce un declino e un degrado esponenziali, con fasi da cinque anni. Con uno stile di vita improntato al wellness, si riduce questa curva di degenerazione».

L’importante è muoversi

Piantati i pilastri, un buon riposo dopo un’alimentazione morigerata, si può considerare l’allenamento. Termine che, però, Corradi subito smantella: «Preferisco parlare di movimento. Che si faccia una camminata, tiro con l’arco, l’amore, nuoto o una partita a bocce, il corpo percepisce movimento. Il quale si traduce in molteplici vantaggi, non solo estetici. Vengono rilasciati ormoni quali la serotonina, che migliora l’umore. O l’adrenalina, che aumenta la soglia di tolleranza al dolore». La ricetta si va definendo: rimanere attivi, senza essere tormentati dalle performance. «L’ingrediente essenziale è la costanza. Specie nella seconda parte della propria vita». In cui va spostata l’attenzione dall’ossessione per i muscoli a quella per il cosiddetto comparto bianco: tendini, cartilagini, legamenti, articolazioni. «Che soffrono di più il passaggio del tempo». Lo si fa dedicandosi ad attività focalizzate su esercizi di flessibilità e allungamento. Dagli effetti quasi prodigiosi: «Ho clienti che a 80 anni fanno ancora i gradini a due alla volta».

Più stretching, meno body building

Intorno a questi principi il personal trainer ha costruito la sua palestra, ReGYM: a Milano, a due passi dalla centralissima piazza San Babila. Dove la filosofia è una soltanto: nessuno inutile stress. Cancellare l’ansia da prestazione rispettando il fisico, ponendosi obiettivi ragionevoli, in linea con la propria età. Un approccio che Corradi invita a ricercare nei club di tutta Italia: «Concentrare tutto sul body building a 60 anni, non fa bene. Meglio lo stretching o discipline come lo yoga o il tai chi. In un’ora di lavoro dei miei corsi, la maggior parte del tempo è spesa in esercizi a corpo libero, non davanti a macchine per il potenziamento o con i pesi tra le mani». Infine, mai avere paura, né frenarsi da soli temendo sia troppo tardi: «Ho numerosi iscritti over 50 che sono alla loro prima esperienza in assoluto in palestra». Mentre chi non vuole saperne di tessere e abbonamenti, non può fare nemmeno ricorso all’alibi della timidezza: «Basta il pavimento di casa per cominciare». A partire dai movimenti fondamentali, dalle basi: le caviglie. Allungando il polpaccio e il tendine d’Achille o facendo le circonduzioni, creando cioè piccoli cerchi con la punta del piede. Come negli infiniti viaggi in aereo. «Dedicarcisi, significa lavorare sul proprio equilibrio». Per ridurre il rischio di perderlo, in senso letterale, fisico e mentale.

5 consigli di wellness dedicati agli over 40

1

«Ritagliarsi il tempo per quietare la mente. Riposare. È la regola numero uno, un prerequisito vitale, più importante di qualsiasi allenamento».

2

«Adottare un regime alimentare morigerato, specialmente durante le ore serali. Dopo le 18 tenersi alla larga da zuccheri, alcol e cibi complessi che rallentano la digestione».

3

«Fare movimento, in qualsiasi occasione e momento, di qualunque tipo. Anche privilegiando abitudini semplici come salire le scale anziché prendere l’ascensore».

4

«Non essere ossessionati dalle prestazioni o da attività come il body building che mettono il corpo sotto stress. Meglio dedicarsi a discipline come lo yoga o il tai chi».

5

«Curare il comparto bianco: tendini, cartilagini, legamenti, articolazioni. Sono quelli che soffrono di più mentre l’età avanza. Allenarli con esercizi specifici di stretching e flessibilità».

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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