Il simbolo della Francia? Una Femen (ucraina)
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Il simbolo della Francia? Una Femen (ucraina)

Il volto di donna stampato sui francobolli d'Oltralpe è stato ispirato da Inna Shevchenko, fondatrice ucraina del movimento Femen

In passato l'onore è andato a donne del calibro di Brigitte Bardot, Catherine Deneuve, Letitia Casta e Sophie Marceau. Oggi tocca a Inna Shevchenko, bella giovane, eterea. Nulla di male, se non fosse per il fatto che la ragazza in questione altri non è che la fondatrice del movimento Femen, ormai noto in tutto il mondo. E se non fosse perchè lei di francese non ha proprio nulla: nata in Ucraina, e precisamente a Kherson, vicino al Mar Nero, il 23 giugno del 1990, si trova in Francia solo da un anno e soltanto nelle scorse settimane ha dichiarato di aver chiesto asilo politico a Parigi, per sfuggire alla giustizia ucraina che la insegue, da quando in Patria ha pensato di segare un crocifisso come gesto di provocazione.

Ora proprio lei, la ribelle Inna, è stata (indirettamente) scelta per rappresentare i francesi come Marianne, ovvero il simbolo stesso della Repubblica. Ad annunciare la decisione è stato il presidente francese in persona, François Hollande, in occasione di una formalissima e composta cerimonia ufficiale all'Eliseo. La nuova effige sarà ora impressa sui francobolli che accompagneranno ogni lettera, pacco o cartolina d'Oltralpe. A disegnare la figura di donna più importante per la Francia è stato Olivier Ciappa, che ha rivelato la fonte della sua ispirazione, senza ben calcolare gli effetti del suo annuncio.

A partire dal commento della diretta interessata, che su Twitter ha così espresso tutta la sua gioia: "FEMEN in on French stamp. Now all homophobes, extremists, fascists will have to lick my ass when they want to send a letter". Insomma, tutti i nemici numero 1 del movimento femminista, dagli omofobi agli estremisti, dovranno ora leccare il fondoschiena di Inna se vorranno spedire una lettera all'interno del territorio francese. Immeidata la reazione di alcuni esponenti politici come Christiane Boutin, deputata già in piazza contro i matrimoni gay recentemente approvati per legge. Ciappa si difende, sostenendo che Inna possa rappresentare molto bene la Marianne, ovvero la personificazione della Repubblica, dipinta nel celebre quadro di Delacroix "La Libertà" che guida il popolo": "Marianne sarebbe stata una Femen - ha dichiarato l'artista - perché 'liberté, égalité e fraternité' sono i valori delle Femen".

Insomma, una bella rivincita per la fondatrice del movimento femminista, anche se i francobolli in questione sono autoadesivi e non occorre (almeno quello) leccare nulla!

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Eleonora Lorusso