I retroscena della Berlinale: star a petto nudo e senza valigia
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I retroscena della Berlinale: star a petto nudo e senza valigia

Pillole di colore dal festival tedesco: dalla Hathaway versione futura mamma a Morricone assediato dai fan

Dietro le quinte del festival europeo: oltre alle cene (da quella della BLS - Film Fund & Commissione dell'Alto Adige alla Kunztschule, fino al sontuoso gala del Premio Bacco) c’è di più.

Nude è bello.

Amanda Seyfried nuda (dalla vita in su) e sensualissima nei panni della pornodiva Gola Profonda in Lovelace. Julie Delpy a seno scoperto nella scena clou di Before Midnight, in camera con Ethan Hawke. E ancora, la tormentata Evan Rachel Wood coinvolta in una scena di sesso bollente con Shia LaBeuf in The necessary death of Charlie Countryman. E il nudo integrale e virgineo della ventitreenne francese Pauline Etienne. Un tripudio di bellezze femminili in bella mostra alla Berlinale, non solo dietro allo schermo: ad irrompere sul red carpet la prima sera del festival sono arrivate  - rigorosamente a petto nudo - le Femen, gruppo di attiviste russe in lotta contro le discriminazioni sessuali.  

Tornatore come Clooney, Morricone come Madonna.

Che cosa accomuna Giuseppe Tornatore e George Clooney? A Berlino, la scelta dello stesso ristorante: il Grill Royal a Friedrichstraße, dove il secondo è stato con l’amico Matt Damon e il primo si è concesso un'interminabile cena insieme al suo cast dopo la premiere di La migliore offerta. La vera rockstar - ci raccontano il regista siciliano e il produttore Massimo Monachini – è stato Ennio Morricone: “Rischiava  quasi di cadere per la folla che lo accalcava: la gente è letteralmente pazza di lui, gli hanno fatto firmare veri vinili, lui si è prestato e si è anche commosso”. Niente mondanità, invece, per i due giovani interpreti del film, Jim Sturgess e Sylvia Hoeks: dopo cena,  stanchi per il viaggio e le attività di promozione, solo relax e riposo.

La Hathaway più mamma che (pop)star.

Non è incinta, anzi, sfoggia un’invidiabile silhouette Anne Hathaway sul red carpet di Les Miserables. Però un pensierino alla maternità inizia a farlo: “Se guardo al futuro vorrei avere una bella famiglia: figli, nipoti e pronipoti - ha dichiarato sorridente – Mi sono sposata l’anno scorso e ora sto vivendo un momento davvero molto felice”. E non intende rovinarlo incidendo un disco, come qualcuno le ha chiesto, facendole i complimenti per la performance canora nel film: “Cantare? No grazie, mi sento a mio agio a farlo solo con poche persone: non farò mai la cantante, né credo che inciderò mai un album”.

C’era una volta la valigia di Rush.

Volare da Melbourne fino a Berlino (con due scali, uno a Singapore, l’altro a Londra) può essere rischioso. Soprattutto se sei una star di fama internazionale e devi correre a presentare un film ad un festival prestigioso. E quando finalmente atterri, sul più bello, la tua valigia non arriva. Allora aspetti, porti pazienza, ma niente. E’ persa. E’ successo al povero Geoffrey Rush, che per fortuna si era portato dietro l'abito di gala. Una fiaba a lieto fine, non tanto perchè la valigia è stata ritrovata, quanto per l’autoironia e la prontezza di spirito con cui l’attore australiano ha affrontato la situazione: anziché lamentarsi, ha scherzato di gusto con la stampa, distribuito sorrisi e battute, e si è concesso generoso al bagno di folla che lo attendeva al Friedrichstadtpalast.

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Claudia Catalli