Medici in prima linea a Torino
Alberto Bevilacqua

Medici in prima linea a Torino

Grazie all'aiuto di Topera, l'ospedale Mauriziano tiene il cuore in efficienza con una tecnica rivoluzionaria

Si chiama Topera, è americana e le hanno fatto la corteper parecchio tempo prima di conquistarla. Ora la tecnologia innovativa, che consente un intervento rivoluzionario di ablazione cardiaca trans catetere, è a Torino.

Stefano Grossi, cardiologo dell'ospedale Mauriziano di Torino, ha usato Topera per la prima volta in Italia nel gennaio scorso ottenendo ottimi risultati: "È una tecnica utile in quei pazienti che non rispondono ai trattamenti tradizionali o presentano situazioni complesse".

Sono milioni gli italiani che soffrono di aritmie cardiache. È un disturbo che produce sintomi sotto forma di un fastidioso batticuore, può dare origine a un’insufficienza cardiaca e, nel 20 per cento dei casi, può provocare anche ictus cerebrali: "È una patologia che colpisce in età matura, avanzata - sottolinea Stefano Grossi – e la sua diffusione è destinata ad aumentare perchè legata all'invecchiamento della popolazione".

Non a caso il reparto di Cardologia dell'ospedale Mauriziano, diretto da Teresa Conte, dal 2009 ha iniziato un viaggio nelle terapie più innovative: il primo ad arrivare è stato un robot. Quest'anno si è aggiunto Topera che è in grado di mappare migliaia e migliaia di segnali elettrici, localizzando i punti nevralgici nascosti che sostengono l'aritmia. Ma c'è di più: "Abbiamo attivato anche il telemonitoraggio a distanza dei nostri pazienti, vengono controllati senza bisogno di venire in ospedale".

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Chiara Raiola