Immigrazione a Lampedusa
(Ansa)
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I terroristi islamici entrati in Europa dall'Italia

Dopo l'attentato avvenuto ieri a Bruxelles da parte di un tunisino transitato per Lampedusa si torna a parlare delle infiltrazioni di terroristi tra gli immigrati che arrivano attraverso sbarchi clandestini

Dopo gli attacchi di Hamas in Israele e soprattutto l'attentato terroristico islamico a Bruxelles che ha fatto tornare d'attualità l'allerta terrorismo, si è riacceso il dibattito riguardo il rischio di infiltrazione di terroristi tra gli immigrati che arrivano attraverso gli sbarchi clandestini.Un'ipotesi che vista la cronaca degli ultimi anni potrebbe essere sensata, perchè in molti casi queste persone sbarcate in Italia e libere di muoversi sul territorio europeo sono sparite senza lasciare traccia per poi essere identificate successivamente come personaggi appartenenti a cellule terroristiche.

Nel 2015 Mohamed Ben Sar che si era presentato come un perseguitato politico in realtà era Ben Nasr Mehdi, 38 anni, capo di una cellula terroristica vicina allo Stato islamico. Mehdi, era considerato uno dei terroristi più pericolosi presenti in Italia. Ritenuto membro dei “17 Fratelli”, un gruppo dedito al reclutamento di cellule fondamentaliste è stato condannato a sette anni di carcere. L'uomo rilasciato nel 2014 è stato estradato in Tunisia nel 2015 ma ha tentato di ritornare in Italia nascondendosi con un gruppo di 200 rifugiati siriani salpati dalla Libia e salvati dalla Marina italiana nel Mediterraneo.

Nel 2017 invece i Carabinieri del ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del cittadino marocchino Mouner El Aoual, 29 anni, ritenuto gravemente indiziato dei reati di associazione finalizzata al terrorismo internazionale, di istigazione a delinquere. Il marocchino, immigrato irregolare in Italia dal 2008 era riuscito a conquistarsi la fiducia di una famiglia italiana tanto da farsi ospitare per nove anni e da essere da loro considerato quasi alla stregua di un figlio adottivo.

Nel 2019 il pakistano, Muhammad Bilal, di 25 anni (anche lui arrivato irregolarmente)che su Facebook inneggiava alla jihad e alla violenza, secondo gli inquirenti, avrebbe fatto parte di un'organizzazione terroristica anticristiana e antisciita.

Un altro caso emblematico riguarda Brahim Aouissaoui, il terrorista che ha sgozzato tre persone nella cattedrale di Notre-Dame. Il tunisino di 21 anni, era arrivato sull'isola siciliana di Lampedusa il 20 settembre 2020 prima di arrivare in Francia da clandestino con un secondo tunisino, Marouan Elkroumi, nipote del capo di una cellula in Francia espulso dall'Italia per terrorismo.

Sempre nel 2020 secondo l'ex ministro dell'Interno Luciano Lamorgese ci sono stati in totale 268 immigrati arrestati o denunciati per motivi legati al fanatismo religioso.

E ancora nel 2021 R.F. membro attivo di una cellula dell’Isis che operava in Tunisia, specializzato nella preparazione e nell’esecuzione di attentati terroristici con ordigni esplosivi, è stato tratto in arresto a Venezia. Il 25enne era ospite di una comunità di accoglienza, dopo lo sbarco, con un nome falso, aveva fatto richiesta per la protezione internazionale ed era quindi avviato nel percorso di inserimento in attesa delle verifiche del caso.

Ultimo, Abdesalem Lassoued, il tunisino che ha ucciso due svedesi lo scorso 16 ottobre a Bruxelles era entrato in Europa nel 2011 sbarcando su di un barcone di migranti proprio al porto di Lampedusa.

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Linda Di Benedetto