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Papa Francesco: "Chi alza muri contro gli immigrati non è cristiano"

Ritorno in Europa con parole forti: contro Donald Trump, nessuna ingerenza sulle unioni civili e no all'aborto ma sì alla contraccezione contro Zika

Papa Francesco stupisce ancora. Nel viaggio di ritorno dal Messico all'Italia risponde alle domande dei giornalisti, parla di Zika, unioni civili, pedofilia nella Chiesa, di cristianità nella politica e dei suoi prossimi sogni, e rilascia dichiarazioni forti, chiare e in alcuni casi, rivoluzionarie. E attacca Donald Trump. E sono soprattutto le parole contro il candidato repubblicano alla nomination per la corsa alla Casa Bianca, a fare rumore sui media.

Il riferimento a Donald Trump 
"Una persona che pensa di fare i muri, chiunque sia, e non fare ponti, non è cristiano. Questo non è nel Vangelo". Papa Francesco scatena la "vergogna" di Donald Trump (a cui il suo messaggio era evidentemente riferito) che ha da poco dichiarato di voler costruire 2500 km di muro lungo la frontiera e deportare 10 milioni di immigrati. I cattolici americani devono votarlo? "Non mi immischio: solo dico, questo uomo non è cristiano, se dice queste cose. Bisogna vedere se ha detto così oppure no. Su questo do il beneficio del dubbio".

Donald-trumpDonald Trump in South Carolina - 17 febbraio 2016JIM WATSON/AFP/Getty Images

E a proposito del fatto che Trump in un'intervista lo ha definito un uomo politico e forse una pedina del governo messicano sulla politica dell'immigrazione, Bergoglio ha quindi risposto: "Grazie a Dio che ha detto che sono un politico, perchè Aristotele definisce la persona umana come 'animal politicus', quindi sono una persona umana... Che sono una pedina, mah, forse, non so, lo lascio al giudizio di voi, della gente", ha aggiunto il Pontefice.

Unioni civili: nessuna ingerenza
Non poteva mancare una domanda sul disegno di legge Cirinnà in discussione al Senato sulle Unioni Civili. "Il Papa non si immischia nella politica italiana" ha detto subito Bergoglio. "Nella prima riunione che ho avuto con i vescovi, nel maggio 2013, una delle tre cose che ho detto: Con il governo italiano, arrangiatevi voi. Perché il Papa è per tutti, e non può mettersi nella politica concreta, interna di un Paese: questo non è il ruolo del Papa. E quello che penso io è quello che pensa la Chiesa, e che ha detto in tante occasioni. Perché questo non è il primo Paese che fa questa esperienza: sono tanti. Io penso quello che la Chiesa sempre ha detto".

Zika: si alla contraccezione, no all'aborto
Come quella relativa a Zika, il virus che dall'America Latina si sta diffondendo negli Usa e in Europa, e che va risolto "non con l'aborto ma con la contraccezione".

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Sentir parlare di "contraccezione" dal capo della Chiesa cattolica è davvero forte: "L'aborto non è un male minore, è un crimine, è fare fuori per salvare, quello che fa la mafia: è un crimine, è un male assoluto. Paolo VI, il grande, in una situazione difficile in Africa, ha permesso alle suore di usare gli anticoncezionali nei casi di violenza".

Secondo il Pontefice, "non si deve confondere il male per evitare la gravidanza, da solo, con l'aborto. L'aborto - ha spiegato - non e' un problema ideologico, è un problema umano, un problema medico, si uccide una persona per salvarne un'altra, nel migliore dei casi, o per passarla bene. Contro il giuramento ippocratico, è un male in se stesso, ma non è un male religioso all'inizio, è un male umano". "Invece evitare la gravidanza non è un male assoluto - ha aggiunto -. In certi casi, come questo del virus Zika, o come quello che ho nominato, il beato Paolo VI, era chiaro". Il Papa ha anche esortato "i medici a fare tutto per trovare i vaccini contro queste due zanzare che portano questo male. A questo si deve lavorare".

L'amica di Papa Wojtyla
Conosceva la storia, sapeva tutto. "Questo rapporto di amicizia tra San Giovanni Paolo II e questa filosofa, quando ero a Buenos Aires, una cosa che si sapeva anche lì di lei, che si erano conosciuti e che Giovanni Paolo II era un uomo inquieto...". Papa Francesco non si tira indietro alle domande sul caso, che ha fatto clamore sui media, della lunga e profonda amicizia di papa Wojtyla con la filosofa americana di origini polacca, Anna-Teresa Tymieniecka.

Tymieniecka, l'amica intima di Karol Wojtyla


"Io dirò che un uomo che non sa avere un buon rapporto di amicizia con una donna - ha sottolineato - non parlo dei misogini, questi sono malati, è un uomo a cui manca qualcosa. E io, per esperienza, proprio anche quando chiedo un consiglio a collaboratori, amici, mi piace sempre conoscere il parere di una donna". Le donne, ha detto, "ti danno tanta ricchezza, guardano le cose in un altro modo. A me piace dire che la donna è quella che costruisce la vira nel grembo, questa è una comparazione che io faccio, e ha questo carisma ed ha le cose per costruire".

"Un'amicizia con una donna non è peccato, un'amicizia - ha affermato Francesco -. Un rapporto amoroso con una donna che non sia tua moglie, è peccato. E il papa è un uomo - ha aggiunto -, il papa ha bisogno del pensiero delle donne. Il papa ha un cuore che puo' avere un'amicizia sana, santa, con una donna. Ci sono tanti santi amici Francesco, Chiara, Teresa, Giovanni della Croce". "Non spaventarsi - ha concluso -, ma le donne ancora sono un po' non ben considerate, non abbiamo capito il bene che la donna puo' fare alla vita dei prete e della Chiesa, in un senso di consiglio, di aiuto, di sana amicizia".

Pedofilia, i vescovi complici rinuncino all'incarico
"Un vescovo che cambia un sacerdote di parrocchia quando si sono rilevati casi di pedofilia è un incosciente, che dovrebbe per questo presentare la rinuncia" ha detto poi il Papa rispondendo ai giornalisti sul volo di ritorno dal Messico. La pedofilia, ha detto "è una mostruosità, perchè un sacerdote che è consacrato toglie un figlio a Dio e se lo mangia come in un sacrificio diabolico, lo distrugge".

Il Papa, dicendo che sulla piaga della pedofilia "siamo lavorando tanto", ha annunciato che "con il cardinale segretario di Stato e con l'equipe dei cardinali consiglieri stiamo parlando di decidere un terzo segretario aggiunto per la Dottrina della fede che si incarichi solamente di questo aspetto". In più, ha ricordato, "si è costituito il Tribunale di appello presieduto da mons. Scicluna, che tratta i casi in seconda istanza, in caso di ricorsi". Inoltre "sta lavorando bene la Commissione per la tutela dei minori. Mi sono riunito una mattinata intera con sei vittime di abusi, due tedeschi, due irlandesi, due inglesi. Un incontro l'ho avuto anche a Filadelfia. Si va lavorando".

I desideri: incontrare l'Imam di Al-Azhar e viaggiare in Cina
Sulla possibile udienza del Papa con l'imam di Al-Azhar del Cairo, massima autorità religiosa sunnita e oggetto del nuovo "disgelo" messo a segno da Francesco, il Pontefice ha detto che "su questo è andato mons. Ayuso al Cairo la settimana scorsa per incontrare il secondo dell'imam e salutare l'imam. Mons. Angel Ayuso è il segretario del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, guidato dal card. Tauran. "Io voglio incontrarlo, mi piacerebbe - ha detto il Papa -, stiamo cercando il modo, sempre tramite il card. Tauran, perchè è la strada, ma ce la faremo".

Un altro sogno di Papa Francesco è quello di "andare in Cina. Mi piacerebbe tanto" ha detto ai giornalisti.

L'Europa? Da rifondare
Parlando del Premio Carlo Magno che riceverà in Vaticano tra poche settimane e che ha offerto "per l'Europa" - "perchè l'Europa possa fare quello che io ho desiderato a Strasburgo, più facile che non sia la 'nonna Europa' ma la 'mamma Europa' - Papa Francesco ha detto che "una parola che mi è piaciuta leggendo il giornale è "rifondazione dell'Unione europea".

"Io ho pensato ai grandi padri - ha affermato -. Ma oggi dove è uno Schuman, un Adenauer, questi grandi, che nel dopoguerra hanno fondato l'Unione europea? E mi piace - ha aggiunto - questa idea della "rifondazione", magari si possa fare, perchè l'Europa non direi che è unica, ma ha una forza, una cultura, una storia che non la si puo' sprecare e dobbiamo fare di tutto perchè l'Unione europea abbia la forza e anche l'ispirazione".

Il meglio del viaggio in Messico

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Papa Francesco somministra la medicina a un bambino malato all'ospedale Federico Gómez a Città del Messico, 14 febbbraio 2016

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