Italia Loves Emilia, la diretta del concerto
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Italia Loves Emilia, la diretta del concerto

22 settembre 2012, a Campovolo l'evento benefico più importante dell'anno. I più grandi artisti italiani sono uniti per un aiuto concreto alle popolazioni terremotate. Il live minuto per minuto, con i nostri aggiornamenti

Benvenuti alla diretta commentata diItalia Loves Emilia, da Campovolo (nelle immagini proposte da Sky e nell'audio proposto da Radio Loves Emilia) le emozioni del grande concerto benefico. Il racconto, minuto per minuto, per leggere e ritrovare tutto quello che è accaduto nella serata del 22 settembre 2012.

19.57 - Vediamo Zucchero dietro le quinte, il primo che arriverà sul palco. Al grido di "sono le otto", il pubblico che è lì da ormai molte ore, reclama il live. 150 mila persone sotto il palco. È il momento dello show.

20.03 - Sugli schermi, una volta localizzata Campovolo, appare la scritta "Siamo tutti qui per un motivo. Grazie". Suoni di elicotteri, l'attesa è spasmodica. Sul palco arriva Zucchero. Seduto sul suo "trono", intona "Un soffio caldo" (2011, terzo singolo estratto da "Chocabeck"). Violini, contrabbasso e arrangiamento acustico, grande calore. Il live non poteva cominciare meglio.

20.15 - È il momento di "Baila" (2001, da "Shake"). Incredibile la corista che esegue con un'energia soul incredibile le sue parti. Zucchero è solido come il marmo, semplicemente perfetto in qualsiasi sua esecuzione. Complimenti.

20.19 - Ligabue parla dell'eccezionalità del live, mentre Zucchero canta "Chocabeck". "Non appena è arrivato il terremoto, tanti mi hanno cercato. Non so se farai qualcosa, ma se la farai, ci voglio essere". "Ho capito quanto questa regione sia amata", aggiunge nell'intervista sulla pay tv.

20.22 - Primo duetto della serata: "Madre Dolcissima" (da "Senza una donna", 1991) con Jeff Beck alla chitarra e poi Elisa e Fiorella Mannoia. La performance è un po' improvvisata (ci avevano avvisato) ma bellissima. Un coro in chiusura da incorniciare.

20.32 - "Ancora ci sei" è la canzone con cui si presentano sul palcoscenico i Nomadi. La voce, come abbiamo già sentito in occasione di "Concerto per l'Emilia" è quella del giovane Cristiano Turato (2012, dal nuovo album "Terzo Tempo"). Ora il grande classico, "Io voglio vivere" (2003, da "Nomadi 40"). Nella diretta Sky arriva Biagio Antonacci e Giorgio Panariello. Il pubblico canta scatenatissimo.

20.39 - È il momento di un altro grande classico, "Io vagabondo", immancabile. Arriva sul palco anche Claudio Baglioni. Sta per arrivare sul palco Giorgia. Arrangiamento speciale (bellissimo, non lo abbiamo sentito nemmeno nel tour) che introduce a "Il mio giorno migliore". Vestita con un mini abito grigio argentato. Energia incredibile.

20.51 - Mentre sul palco Giorgia dà il meglio di se stessa, sul privé interviste gestito da Alessandro Cattelan ci sono iLitfiba. "Stasera voi avete fatto la differenza", dice Giorgia al pubblico. È il turno del brano "Di sole e d'azzurro". Grande interpretazione, inserti in inglese, grande arrangiamento. Nella diretta radiofonica, in questo momento, è invece ospite Claudio Baglioni.

20.57 - Poteva mancare la hit dell'estate 2012, "Tu mi porti su"? Assolutamente no. Entra, non a sorpresa, Lorenzo Cherubini. Cantano per la prima volta sul palco insieme. Jovanotti balla sul palco. Jovanotti ha il microfono rotto, di fatto il duetto praticamente non si è sentito fino alle battute finali. Gran peccato.

21.02 - Tocca a Tiziano Ferro. Canta "La differenza tra me e te" (2011, dall'ultimo "L'amore è una cosa semplice"). Jeans, giacca di pelle, è scatenatissimo. Sembra anche molto emozionato, lascia molto al pubblico. Bravo, come sempre. "Una cosa, grazie a tutti i fan club che si sono uniti sui social network, avete fatto un grande lavoro. Gli artisti devono essere fieri di avere dei fan come voi", dice.

21.08 - È il turno di "Indietro" (2009, da "Alla mia età"). Il pubblico che canta il brano è foltissimo, si vede che sono tanti i fan venuti da tutta italia per incontrare (anche, ma soprattutto) lui. Su Sky intanto, Baglioni è con Cattelan insieme a alcuni ragazzi emiliani diversamente abili. Ora è il turno di "Sere Nere" (2003, da "111"), la canzone più famosa e amata del cantautore. Interpretazione sopra la media, bravissimo. Ora presenta Fiorella Mannoia, che arriva sul palco con "Io non ho paura" (2012, "Sud")

21.21 - "Quello che le donne non dicono" (1987, da "Canzoni per parlare"), il secondo brano portato sul palco. Lo stile, la delicatezza, la forza, la risposta del pubblico sono incredibili. Nel ritornello, il pubblico canta senza base. Emozioni a fior di pelle. È ora il turno di un ritmo afro sul quale Fiorella si scatena per poi cantare "Clandestino" (2000, cover di Manu Chao) con il ritorno di Jovanotti.

21.31 - Arriva sul palco Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, cantano "Anna e Marco". Ci avevano già anticipato con qualche foto su Twitter questo duetto. La voce di Giuliano è incredibile, l'intensità del racconto è fortissima. Sta arrivando il momento di Renato Zero.

21.37 - Renato Zero, una garanzia. Canta Cercami (1998, "Amore dopo amore"). Una forza della natura. Ora canta "Resisti" (1982, da "Via Tagliamento 1965/1970"). Ha appena fatto un discorso molto intenso di incoraggiamento al pubblico emiliano con una dedica assolutamente calzante. Prima si è anche tolto la giacca ballando. Un istrione inconfondibile.

21.47 - Renato racconta ancora parte della sua storia di tour nei luoghi dell'Emilia. Ha decisamente preso il possesso del palco. Canta ora "I migliori anni della nostra vita" (1995, da "Sulle tracce dell'imperfetto"). La grande emozione di artisti come Zero è di trovare un pubblico caldissimo di fan che sono lì anche per altri 10 artisti di enorme successo.

21.58 - È il turno dei Negramaro, il loro ingresso è in grande stile. "Mentre tutto scorre" (album omonimo 2005). Grande performance, ed è solo l'inizio. Ecco ora "Via le mani dagli occhi" insieme a Elisa (2007, da "La finestra"). Interpretazione incredibile, duetto imperdibile. Insomma, non è la prima volta che li vediamo insieme, ma c'è un livello di coinvolgimento fortissimo. Arriva Jovanotti con un rap inedito dedicato all'Emilia. Il livello è superiore.

22.07 - "Nuvole e lenzuola" è il terzo (e probabilmente ultimo) brano che verrà suonato dai Negramaro. L'energia è superiore a tutte le esibizioni precedenti. Complimenti. In chiusura, "Solo per te" a cappella. E ora è il turno di Elisa, parte con "Ti vorrei sollevare", un brano non casuale che viene cantato in versione originale con Giuliano Sangiorgi.

22.15 - Eccoli insieme sul palco, bellissimo duetto. Giuliano Sangiorgi si inginocchia ai piedi di Elisa. Entra sul palco una zampogna e relativo musicista, Elisa canta "Labyrinth". Come previsto dalla scaletta, entra sul palco un coro di giovani voci. Sono le stesse voci che l'hanno accompagnata nel tour teatrale di "Ivy".

22.22 - Il coro sta per introdurre "Gli ostacoli del cuore" (2006, da "Soundtrack '96-'06") insieme a Ligabue. Elisa ha confermato che è l'orchestra vocale dei "Numeri Primi". Arriva sul finale, come da copione, Luciano Ligabue. L'unione delle due voci, ormai è assodato, ha un sapore incredibile. Arriva sul palco Claudio Baglioni.

22.31 - Ecco Claudio Baglioni, sul palco. Giacca di pelle, camicia e pantalone neri e una canzone, "Strada facendo" (album omonimo, 1981). Il pubblico è calorosissimo. Battono tutti insieme le mani come un sol uomo. Esibizione incredibile. "Abbiamo pensato che questo sia il più bel Parlamento d'Italia", dice.

22.37 - È il turno di "La vita è adesso" (1985, album omonimo). Inno perfetto per il concerto, l'artista è davvero in formissima. Insomma, ha 61 anni. Baglioni chiude la tripletta con la stupenda "Via" (1981, da "Strada facendo"). Un ringraziamento al pubblico (che lo ha accolto con un affetto incredibile). A chiudere il brano arriva (a sorpresa, vera questa volta) Giuliano Sangiorgi. Un duetto notevole e davvero "strano". Chiusura energica.

22.49 - Tocca ai Litfiba con "Barcollo". Il messaggio contro tutte le mafie, all'interno del processo di ricostruzione. Un messaggio molto chiaro e esplicito. È vestito con il suo classico gilet, questa volta rosso. E ora, "Gioconda" (1991, da "El Diablo"). L'energia ormai è alle stelle, il temperamento della band è perfetta per queste battute finali del live.

23.04 - Momento indimenticabile. Piero Pelù canta con Luciano Ligabue "Tex" (1988, da "Litfiba 3"). È bello vedere insieme sullo stesso palco i due volti (molto diversi) del rock italiano. Liga sta tirando fuori un'energia pazzesca. Sono arrivati sul palco Fiorella Mannoia, Ligabue, Jovanotti, Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni per "Il mio nome è mai più" (1999).

23.16 - Arriva l'attesissimo Biagio Antonacci. Arriva sul palco con la sua hit dell'estate 2012, "Non vivo più senza te" (2012, da "Sapessi dire no"). Biagio è molto emozionato, ma l'esibizione è freschissima. Violino sul palco e un Biagio decisamente carico. "I protagonisti di questa notte in musica assoluti, siete voi".

23.22 - Ecco un grande classico: "Se è vero che ci sei", (1996, da "Il mucchio"). Antonacci suona la chitarra, è un momento molto intimo. Il pubblico accoglie il pezzo con grande entusiasmo. Sta cantando adesso il brano di chiusura, "Liberatemi". Come promesso, una ragazza legge una lettera legata alla sua terra emiliana. Sta chiudendo il live Biagio.

23.33 - È stato appena presentato Jovanotti. È il momento del rush finale verso la fine, la prima canzone è "La notte dei desideri" (2011, da "Ora"). Scende dal palco e si arrampica sulle transenne senza paura. Grande! "Guardarvi, fa pensare al futuro", dice dal palco. È il momento di "Il più grande spettacolo dopo il Big Bang" (sempre da "Ora"). Una bomba di energia. Enorme.

23.44 - "Amico" è il brano con cui Lorenzo chiude il suo live con Renato Zero (1980, da "Tregua"). Insieme sul palco con un arrangiamento raggae. Un incontro artistico decisamente inaspettato. E stupendo da vedere oltre che ascoltare. Bravissimi. Vogliamo Amico su iTunes, il web è impazzito e chiedono la registrazione del singolo in vendita, ora.

23.48 - Ci siamo, è ora del padrone di casa: Luciano Ligabue. Dopo i ringraziamenti alla band, arriva il nostro rocker. Il Liga sale sul palco (ormai non per la prima volta) con "Marlon Brando è sempre lui" (1990, primo album "Ligabue"), uno dei brani più amati dai (veri) fan. Insomma, la platea è in buona percentuale sua. Momento rock imperdibile.

23.55 - È il momento di "Non è tempo per noi" (sempre 1990). Arriva Zucchero a cantare con lui, il pubblico canta con intensità. Altro duetto imperdibile. Si chiude la tripletta con le parole di Ligabue. "Questo posto ci sta abituando al fatto che le magie in questo luogo succedono. La magia delle vostre facce è la stessa di chi sta dietro il palco, c'è stata una grande felicità. Non posso che dirvi un enorme grazie. Un pensiero a chi viene dai campi che questa sera finalmente hanno potuto vivere un momento di vita normale per loro ed è a loro che voglio dire che non abbiamo scelta, dobbiamo pensare che il meglio deve ancora venire". Ovviamente il brano di chiusura per lui è "Il meglio deve ancora venire" (2011, da "Arrivederci, mostro!).

00.09 - È il momento del gran finale. Claudio Baglioni ci introduce al brano "A muso duro" (1979, di Pierangelo Bertoli). Momento toccante, ci sono proprio tutti insieme sul palco. La prima strofa viene cantata da Baglioni, Giorgia, i Nomadi, Tiziano Ferro. La seconda da Giuliano Sangiorgi, Renato Zero, Fiorella Mannoia, Zucchero. La terza, Piero Pelù, Antonacci, Jovanotti e Ligabue. Un vero, permettetecelo, orgasmo di voci italiane.

La diretta si chiude qui, alle 00.19. Grazie per averci seguito.

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Alessandro Alicandri