Bobby Brown: chi è il padre di Bobbi Kristina Houston
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Bobby Brown: chi è il padre di Bobbi Kristina Houston

Le 10 cose da sapere sul cantante e rapper, dai trionfi degli anni Ottanta alla crisi personale e artistica degli ultimi tempi

Una stora di successi e cadute

La vita di Bobbi Kristina Brown è terminata ieri a 22 anni, dopo sei mesi di coma indotto medicamente, presso il Peachtree Christian Hospice di Duluth, la stessa città che ha dato i natali a Bob DylanForse i più giovani non lo ricorderanno, ma all’inizio degli anni Novanta suo padre Bobby Brown era una delle stelle più brillanti dell’ r&b, il rivale più accreditato di Michael Jackson. L’oblio nel quale è caduto alla fine degli anni Novanta, i rapporti burrascosi con la moglie Whitney Houston, costellati da violente liti e dall'abuso di droghe, non possono che aver segnato la psiche di Bobbi Kristina, cresciuta in una famiglia ricca quanto disfunzionale. Vediamo più da vicino, in 10 punti, chi è Bobby Brown.

Robert Barisford  Brown, detto Bobby, è nato il 5 febbraio 1969 a Roxbury, periferia di Boston. Figlio di un operaio e di un’insegnante, primo di otto fratelli, Bobby entra a far parte fin da piccolo di una gang, rubando qua e là nei drugstore “perché non volevo chiedere soldi ai miei genitori, che ne avevano pochi”. A dieci anni fu colpito al ginocchio da una pallottola durante una rissa con una band rivale. A undici anni la svolta, dopo aver visto morire uno dei suoi migliori amici. Qualcosa doveva cambiare.

Bobby inizia a seguire sul serio la sua predisposizione artistica, iniziata a soli tre anni dopo aver visto in televisione un’incendiaria performance di James Brown. Entra da bambino nel coro della chiesa, dove emergono ben presto le sue straordinarie doti vocali. A nove anni forma con tre amici di infanzia una boy band, i New Edition, una sorta di Jackson Five dove Bobby ricopriva il ruolo di solista. Nel 1982, dopo aver partecipato ad alcuni talent show a Boston, vincono un contratto con l’etichetta di Maurice Starr. L’album di debutto Candy girl viene trascinato dall’omonima canzone, che vende un milione di copie.

I successi di vendite non corrispondono a un miglioramento della qualità di vita della famiglia Brown, poiché il manager della band trattiene per se’ la maggioranza dei guadagni, lasciando una minima parte dei ricavi dei concerti e dei dischi  ai cinque giovani artisti. “Ci trattava come schiavi”, ha affermato Bobby Brown. Il malcontento del cantante nei confronti del manager, unito alla gelosia per le crescenti attenzioni del pubblico femminile nei confronti del nuovo membro del gruppo Ralph Tresvant, convincono Bobby a intraprendere nel 1986 la carriera solista.

Nel suo primo album solista King of stage, pubblicato dalla major MCA, spicca la hit Girlfriend, che diventa prima nelle classifiche r&b. L'album viene accolto tiepidamente. Grazie a due produttori d’eccezione come Antonio L.A. Reed e Terry Riley, il successivo Don’t be cruel del 1988 diventa un successo mondiale, con oltre 20 milioni di copie e 5 singoli nella top ten americana, tra cui gli eccellenti My prerogative e Every little step. E’ nata una nuova stella.

Anche il cinema si accorge di Bobby Brown, con una piccola parte in Ghostbusters II del 1989, al quel contribuisce con due canzoni, una delle quali, l'intensa On our own, arriva al nr.2 delle classifica Billboard.

Per il terzo album, Bobby, bisogna aspettare il 1992. I singoli Humpin' Around, Get Away and Good Enough hanno un buon successo, mostrando la singolare capacità del cantante di  passare con naturalezza dall’r&b all’ hip hop, ma le vendite dell’album, 2 milioni di copie, non sono all’altezza delle aspettative. Il 18 luglio del 1992 Brown sposa Whitney Houston, al culmine anche lei della sua carriera, conosciuta tre anni prima ai Soul Train Music Awards. Il 4 marzo 1993 nasce la loro unica figlia,Bobbi Kristina Brown.

Negli anni successivi i problemi legati alla giustizia e all'abuso di sostanze stupefacenti finiscono per oscurare la sua carriera musicale e compromettono il suo matrimonio, sempre più burrascoso, con Whitney. Nel 1996 muore suo fratellastro in una sparatoria, davanti ai suoi occhi. L’album Forever del 1997 è un fiasco.

Nel 2003 Bobby Brown viene arrestato con diverse accuse, fra le quali anche i maltrattamenti della moglie Whitney Houston. I  due divorzieranno nel 2006. Nel 2005 Brown produce un proprio reality show,Being Bobby Brown. La serie, in tredici episodi, racconta la vita personale di Brown nel corso di sei mesi. Nel 2008 il cantante partecipa come concorrente nel reality show Gone Country.

Whitney Houston viene ritrovata senza vita l’11 febbraio 2012 nella vasca da bagno di una stanza di un hotel a Beverly Hills, in seguito a un'eccessiva assunzione di droghe. Muore così una delle più belle voci nere di sempre. All'indomani della scomparsa della star, diversi giornali hanno sostenuto la responsabilità di Brown nell'entrata della Houston nel tunnel della droga.

Per un tragico gioco del destino, la storia si è ripetuta con la figlia Bobbi Kristina Brown, morta a 22 anni, dopo sei mesi di coma indotto medicamente, presso il Peachtree Christian Hospice di Duluth. Due lutti che segneranno per sempre la vita di Bobby Brown, così come i sensi di colpa per non essere riuscito a impedire i tragici epiloghi delle donne più importanti della sua vita,

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Gabriele Antonucci